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Travel Quotidiano - L'Egitto è insostituibile

Travel Quotidiano - L'Egitto è insostituibile

28 Giugno 2014


Un altro sorpasso. Gli altri stati europei stanno conquistando fette di mercato storicamente nostre

Battifora: «Agli adv dico: continuate a vendere la destinazione»

L'Egitto è una destinazione insostituibile per il turismo organizzato italiano e i turisti italiani sono una risorsa troppo importante per l'economia egiziana. Un legame a doppia direzione che stringe i due paesi da anni, e che non si allenta in un momento difficile, anzi. E' il senso del grande evento "United For Egypt" organizzato a Port Ghalib da Astoi Confindustria Viaggi e Ainet - associazione italiana network turistici, insieme all'ente del turismo egiziano e in collaborazione con i vettori Blue Panorama, Neos, Meridiana ed Egyptair, a cui hanno partecipato oltre 700 agenzie di viaggio insieme ad Alpitour World, Swan Tour, Going, Settemari, Turisanda, Veratour, Eden Viaggi. Protagonista della manifestazione, al fianco degli operatori italiani, il ministro del turismo egiziano Hisham Zaazou appena riconfermato nel suo ruolo dal neo presidente Abdel-Fattah al-Sisi.

L'obiettivo del governo è fissato: riportare il turismo ai livelli del 2010 per poi superarli, fino ad arrivare a quota 30 milioni di turisti nel 2022, cori un ricavato dal settore di 25 miliardi di dollari. Anche la strada per raggiungere l'obiettivo sembra chiara.: «La rimozione dello sconsiglio in Italia e negli altri paesi europei è il primo obiettivo da conseguire - ha detto Hisham Zaazou - l'Egitto sta andando avanti verso la stabilità, abbiamo avuto un referendum e un'elezione presidenziale avvenuti sotto gli occhi del mondo intero. Non c'è alcun motivo per mantenere questo sconsiglio. Collaboriamo continuamente anche con i nostri ministeri degli esteri e della difesa affinché sia garantita la sicurezza e la salvaguardia di un'atmosfera serena». Dopo la rivoluzione c'era stata una ripresa molto veloce del mercato italiano, che nel 2012 aveva visto il numero dei turisti andati in Egitto risalire prontamente a quota 720 mila persone. Nel 2013 il dato è sceso a 500 mila. Forte quindi della svelta reattività del mercato, il governo punta oggi sulla collaborazione con tour operator e agenzie di viaggio, compagnie aeree, investitori privati e istituti bancari internazionali, che partecipino al rilancio con dei fondi da affiancare a quelli pubblici stanziati dal governo.

«Entro la prima metà del 2015 disporremo di un fondo di 500 milioni di dollari Usa, provenienti da privati, da utilizzare per l'industria turistica, che in questo momento ha bisogno di essere sostenuta anche per garantire la sua capacità occupazionale, fondamentale per il Paese - ha dichiarato il ministro -. Un altro progetto che manderemo avanti è quello di El Gouna, che diventerà la prima città carbon neutral, esempio di best practice nella salvaguardia dell'ambiente, che stiamo realizzando in collaborazione con il governo italiano. Cerchiamo anche di conquistare nuovi mercati, come l'India e il Sud America, ma l'Italia mantiene un ruolo di primaria importanza».

Mentre l'Italia vive questo momento di flessione, altri paesi, dove non vige lo sconsiglio, crescono, conquistando fette di mercato che gli italiani hanno inventato decenni fa. «In Italia la flessione è stata più forte che in altri mercati, vuoi per la crisi economica o per la diversa reazione all'instabilità politica nel Paese - ha detto Pier Ezhaya, direttore generale Francorosso Alpitour World e vice presidente Astoi