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La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
Travel Quotidiano - «Astoi apre alle adv? E' normale»

Travel Quotidiano - «Astoi apre alle adv? E' normale»

30 Novembre 2011

Con questa mossa l'associazione punta a diventare l'interlocutore privilegiato del sistema turistico italiano

Parla corbella: «non vogliamo fare concorrenza a nessuno»

A parlare con il presidente di Astoi, Roberto Corbella, l'apertura di Astoi all'ingresso delle agenzie di viaggio, è un'evoluzione normale e naturale. «L'apertura della nostra associazione all'ingresso delle agenzie di viaggio, non deve essere colta come un'istanza competitiva. All'interno di Astoi, l'abbiamo concepita come uno sviluppo naturale. Il sistema è sempre più complesso, con questa nuova procedura noi abbiamo completato una fase che era iniziata molti anni fa».

Parole rassicuranti, che, secondo noi, però nascondono una strategia oggettivamente lucida e di grande visione. Nel momento attuale le associazioni di categoria che rappresentano le agenzie di viaggio, vivono un momento di empasse. Ne è la spia il rapporto conflittuale fra Fiavet e Ainet. Astoi non fa altro che aprire le porte, che dare la propria disponibilità ad accogliere nuovi soggetti del mercato. Ricordiamo che Astoi nasce da una costola di Fiavet. Un gruppo di tour operator si staccò da Fiavet, poiché riteneva che in quella sede non venissero tutelati gli interessi degli operatori. Ora c è un inversione di tendenza. L associazione degli operatori apre alle agenzie di viaggio.

Secondo molti l'azione di Astoi è legata a doppio nodo all'imminente ingresso di Ainet all'interno dell'associazione di Confindustria. «Noi vogliamo dialogare con tutti - ha continuato Roberto Corbella -, con Ainet, con Fiavet e con tutte le altre associazioni che rappresentano le agenzie di viaggio. Del resto, ci pensi, facciamo parte tutti dello stesso sistema. Dobbiamo cercare di trovare dei momenti di sintesi per avere maggiore forza contrattuale».

Il discorso non fa una piega, ma bisogna vedere cosa ne dicono le altre associazioni. Infatti queste hanno recepito l apertura di Astoi alle adv, più come una minaccia che come un invito a sedersi allo stesso tavolo e a fare quadrato di fronte ai gravissimi problemi che sta attraversando il settore. Non credo che Fiavet rimanga a guardare inerme la migrazione dei suoi associati verso Astoi. A meno che non sì riesca sul serio a fare un discorso unitario, abolendo alcune sigle e lasciandone in vita poche. Due al massimo. Conoscendo le varie dirigenze delle associazioni di categoria, posso escludere a priori che ciò accadrà, sia in un futuro prossimo che in un futuro anteriore. La mossa di Astoi spiazza l'assetto politico. Questo è il punto fondamentale da cui partire. Nel momento in cui Ainet entrerà in Astoi, questa associazione farà un salto di qualità, lasciandosi indietro tutte le altre federazioni. Del resto quanti anni sono che ripetiamo su queste colonne che la Fiavet è troppo indebolita dalle lotte intestine? - di Giuseppe Aloe

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