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Rassegna stampa Astoi
Travel Quotidiano - Ecco l'identikit del nuovo turista nella difficile era di internet

Travel Quotidiano - Ecco l'identikit del nuovo turista nella difficile era di internet

06 Marzo 2010

MILANO - «Per comprendere al meglio l'evoluzione del mondo turistico e poter rispondere alle nuove esigenze è necessario disporre di dati certi su cui lavorare. Dati che, fino a ieri, mancavano». E' per questo che Astoi ha deciso di crearseli. Insieme a Travelport, Astoi ha realizzato una ricerca in dodici Paesi del mondo (Italia, Regno Unito, Hong Kong, Stati Uniti, Giappone, Brasile, Russia, Sud Africa, Australia, India, Cina ed Emirati Arabi Uniti) con l'obiettivo di «comprendere le esigenze e le tendenze dei nuovi viaggiatori», spiega il presidente Roberto Corbella. Commissionata a The Futures Company, la ricerca mette a disposizione degli operatori italiani e delle istituzioni un database ricco di informazioni. In Italia sono stati intervistati mille 105 viaggiatori (70% leisure, 30% business), tutti intemauti. Cos'è emerso? Che il 76% dei turisti leisure ricerca informazioni sul viaggio attraverso internet, il 27% lo fa sfogliando i cataloghi dei tour operator (dato che ha stupito positivamente gli addetti ai lavori) e il 19% si rivolge alle agenzie di viaggio. Percentuali simili al momento di concludere l'acquisto: uno su cinque compra in agenzia (uno su dieci per viaggi business), il 24% lo fa attraverso servizi di prenotazione telefonica, mentre una buona fetta compra direttamente dai siti internet di compagnie aeree, catene alberghiere e destinazioni. Queste ultime, in particolare, stanno incrementando notevolmente la loro capacità di attrarre acquirenti online: «II 13% del campione - precisa Laura Capasa, responsabile marketing di Travelport - ha acquistato direttamente sui siti delle destinazioni, che si stanno attrezzando sempre più per offrire servizi di prenotazione online». Astoi considera comunque elevata la percentuale di chi continua ad affidarsi alle agenzie di viaggio: «II 42% dichiara di farlo per comodità - spiega Corbella -, il 36% perché ha già avuto positive esperienze precedenti, il 35% perché si sente più sicuro». Altro spunto interessante lo fornisce la sezione dedicata ai servizi accessori acquistati dalla clientela business, come per esempio il noleggio auto, la prenotazione di sale riunioni o i servizi di segreteria: «Spesso l'interesse di acquisto - spiega Capasa - risulta essere superiore agli acquisti effettivi. Ciò dimostra la poca capacità di chi vende tali servizi di intercettare la domanda». Sempre per il business travel, la ricerca mostra l'elevato interesse dei clienti d'affari per i servizi su telefono cellulare. Tra i più graditi, gli sms col riepilogo degli orari di viaggio e le informazioni di eventi e attrazioni. Tra gli esiti più sorprendenti della ricerca, invece, si segnalano: la scarsa importanza data ai programmi di migliaggio, l'esigenza di poter contare sul wireless (per il business, non per il leisure) e su regole elastiche per il trasporto i bagagli a bordo.

Il quadro obiettivo

"42% degli intervistati va in agenzia per comodità  Roberto Corbella
Acquisto: uno su cinque si rivolge alle adv, il 24% alle prenotazioni telefonica, il resto direttamente sui siti dei fornitori
76% Dei turisti sceglie sul web
27% Attraverso i cataloghi dei t.o.
19% Si rivolge alle agenzie di viaggio

di Sebastiano Cristiani