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Travel Quotidiano - Corbella: «Sul Fondo di garanzia serviva maggiore coraggio»

Travel Quotidiano - Corbella: «Sul Fondo di garanzia serviva maggiore coraggio»

21 Maggio 2011

«Avevamo previsto un meccanismo per dare sostanza al Fondo. Ma il nuovo Codice non l'ha recepito»

Tutto come prima

LE ASSICURAZIONI SONO PASSATE DA OBBLIGATORIE A FACOLTATIVE

di GIUSEPPE ALOE

MILANO - Dopo il coro di consensi delle associazioni di categoria sul nuovo Codice del turismo, approvato la settimana scorsa dal consiglio dei ministri, si leva una voce di critica: quella di Astoi. La materia del contendere è il Fondo di garanzia. Sentiamo direttamente il presidente dell'associazione che ragruppa i tour operator, Roberto Corbella. «Stiamo conducendo una lunga battaglia per un Fondo di garanzia reale, che possa coprire tutte le criticita peculiari del settore» Un Fondo di garanzia che allo stato attuale è poca cosa... «E' necessario uno strumento che garantisca tutti i viaggiatori-consumatori...» Eppure il nuovo Codice del turismo ha ribadito l'importanza del Fondo di garanzia. «Sì, nel nuovo Codice il Fondo di garanzia è citato, ma, così come è non è che le cose cambino molto» Ma in definitiva qual era la vostra proposta? «Era molto semplice. All'epoca della questione Alitalia, avevamo chiesto 10 storno verso un Fondo di garanzia della maggiorazione di 50 centesimi sui diritti d'imbarco. Il governo ci rispose che quell'incremennto serviva per finanziare i fondi per 11 personale Alitalia ed Air One. Nello stesso tempo il governo ci aveva assicurato che ci sarebbe stata un'ulteriore maggiorazione sui diritti d'imbarco, sempre di 50 centesimi, e con queste risorse si sarebbe potuto costruire un effettivo Fondo di garanzia» E voi come avete risposto alla proposta governativa? «Be' ci sembrava una proposta buona, tanto è vero che è stata recepita in un disegno di legge firmato da "Tutta là "maggioranza...» Caro presidente ma lei sa meglio di me che i disegni di legge hanno una procedura lunga e complessa... «Esattamente, e veniamo al punto. Abbiamo suggerito, proprio in vista dell'approvazione del nuovo Codice del turismo, di recepire in via definitiva quella procedura. Se fosse entrato del nuovo testo, adesso potremmo dare inizio alla costruzione di un vero Fondo di garanzia...» E invece? «E invece il Codice del turismo non ha integrato il provvedimento, per cui ci ritroviamo con un Fondo di garanzia nominale, e quando ci sono problemi sulle destinazioni turistiche i tour operator devono agire da soli, spendendo risorse ingenti, per far fronte alla situazione che di volta in volta si presenta». Quindi? «Quindi ci voleva più coraggio da parte del legislatore. Un coraggio che a dirla tutta non ha dimostrato. Certo il Codice ha poi recepito alcune nostre osservazioni, specialmente quelle sulle assicurazioni obbligatorie che sono diventate facoltative. In quel modo ci sareBBe statò un vero e tracollo del sistema. Per fortuna l'abbiamo evitato».

"Così com'è, l'istituto di garanzia ha poco valore, perchè ha una sua funzione nominale ma non ha risorse."

Roberto Corbella

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