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Stampa - Mauritania, rapiti due italiani '' Sono in mano a al Qaeda'' Sequestrati un siciliano e la moglie nata in Burkina Faso

Stampa - Mauritania, rapiti due italiani '' Sono in mano a al Qaeda'' Sequestrati un siciliano e la moglie nata in Burkina Faso

19 Gennaio 2010
C'e' l'ombra di al Qaeda dietro il rapimento di due italiani in Mauritania, avvenuto due giorni fa ma del quale si e' avuta notizia soltanto ieri: secondo fonti locali, confermate dalla Farnesina, si tratta di Sergio Cicala, 65 anni, siciliano di Carini, e della moglie di 39 anni Filomen Kabouree, originaria del Burkina Faso ma cittadina italiana. Viaggiavano in macchina diretti in Burkina Faso a trovare il figlio undicenne della donna. Ieri sera la figlia di Cicala, Alexia, ha detto ai microfoni del Tg2 di avere avuto conferma del rapimento da parte dell'Unita' di crisi del Ministero degli Esteri soltanto «dopo numerose insistenze», e ha rivolto un appello al ministro Frattini perche' «avvii urgentemente contatti con i sequestratori e io possa conoscere le condizioni di salute di mio padre e di sua moglie. Non era un viaggio di turismo o di piacere, erano li' per ragioni di famiglia». Non e' la prima disavventura, per Sergio Cicala: il 3 gennaio del 1994, mentre era in viaggio su un fuoristrada fra Ciad e Niger insieme ad altri turisti, rimase ferito dallo scoppio di una mina che uccise la sua compagna, una finlandese. Nel dipartimento di Kobenni, nel Sud-Est del Paese dove e' stato ritrovato il loro minibus a targa italiana - con gli pneumatici forati e segni di colpi d'arma da fuoco sulla carrozzeria, ma con i bagagli e gli oggetti di valore a bordo - il controllo delle autorita' e' pressoche' nullo e sono attivi numerosi gruppi armati, alcuni dei quali hanno collegamento con la rete terroristica. Nella stessa zona - un'area compresa tra la Mauritania orientale, il Mali settentrionale e l'Algeria meridionale - il mese scorso sono stati sequestrati tre cooperanti spagnoli, e il loro rapimento e' stato rivendicato dall'organizzazione terroristica Aqmi (al Qaeda nel Maghreb islamico). A fine novembre, invece, nel Nord del Mali e' stato sequestrato un cittadino francese. Fonti della sicurezza di Bamako ritengono che i quattro si trovino ora tutti in territorio del Mali, nelle mani dell'Aqmi. Non appena la notizia della scomparsa dei due turisti e' stata diffusa nel Paese africano, la Farnesina ha attivato l'unita' di crisi, che lavora in stretto contatto con le autorita' locali e la nostra ambasciata a Dakar, in Senegal, dal momento che l'Italia non ha una rappresentanza diplomatica in Mauritania. Secondo Roberto Corbella, presidente dell'ASTOI, l'Associazione italiana dei tour operator, i due italiani sono arrivati in Mauritania con un viaggio individuale: «Abbiamo attivato un nostro operatore sul posto per avere informazioni piu' dettagliate su quanto e' avvenuto». Sono circa ducento gli italiani che ogni anno visitano la Mauritania, una ex colonia francese grande tre volte l'Italia ma con una popolazione di soli 2 milioni e 700 mila abitanti, la cui indipendenza e' stata segnata da colpi di stato militari e dalla diffusione dell'integralismo islamico.