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Rassegna stampa Astoi
QN Il Giorno - La Nazione - Il Resto del Carlino - In Vacanza tra luci e ombre

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17 Marzo 2011

Intervista a Roberto Corbella, Presidente ASTOI

Presidente Roberto Corbella, qual è lo stato di salute del turismo italiano? «La crisi economica che ha colpito pesantemente il settore nel 2009 ha visto una parziale ripresa nel 2010 (5 milioni di italiani hanno viaggiato con i tour operator), anche se con luci ed ombre e a macchia di leopardo - spiega il presidente di Astoi, l'associazione che rappresenta 40 tour operator italiani -. Alcune destinazioni (quelle di fascia molto alta) hanno registrato una buona crescita. Ha sofferto di più, nel 2009 e l'anno scorso, la fascia media, quella delle famiglie che sono state più penalizzate dalla crisi» E il 2011? «E' partito con auspici di ripresa che sono stati, purtroppo, frenati pesantemente dall'attuale crisi. Le destinazioni del Nord Africa stanno soffrendo. Quanto pesano le cancellazioni verso queste aree, anche in vista della prossima Pasqua? «Egitto e Tunisia sono fra le prime mete del nostro turismo: oltre un milione di italiani vanno in Egitto ogni anno: un business che vale sul miliardo di euro. Per la Tunisia gli italiani ogni anno sono circa 400mila. La battuta d'arresto delle scorse settimane per Egitto e Tunisia ha comportato una perdita stimabile in oltre 100mila turisti. Con la fine di febbraio sono ripartite le programmazioni e prevediamo un ritorno alla piena occupazione per il periodo pasquale. E per la prossima stagione estiva Sicilia e Sardegna, in particolare, dovrebbero confermare il trend positivo». E il terremoto in Giappone? «Potrebbe avere forti ripercussioni anche per il settore business. Dalla prima scossa c'è un blocco delle partenze dall'Italia e per l'Italia, e se questo dovesse protrarsi per qualche mese il fermo Giappone creerebbe un danno non indifferente al turismo. Non dimentichiamo che i giapponesi che vengono in Italia sono una voce importante sia numericamente che per la loro capacità di spesa». Parliamo delle alternative. «Tutti i nostri associati offrono un ampio ventaglio di offerta diversificato per fascia di prezzo, destinazione e tipologia di viaggio. Anche per la prossima stagione estiva ci sarà un'ampia opportunità di scelta con prezzi sempre altamente competitivi, grazie anche alla forte concorrenza tra le varie destinazioni e gli operatori. Mete che riscuotono particolare successo sul nostro mercato per il breve - medio raggio sono le isole e la costa della Spagna, le isole greche, Tunisia, Egitto e Marocco. Per coloro che hanno maggiore disponibilità, sul lungo raggio c'è una buona domanda per Nord America, Santo Domingo, Cuba, Messico e Brasile. Anche la Thailandia offre un ottimo rapporto qualità prezzo». Quanto inciderà l'aumento del petrolio sui voli? «Il petrolio è una componente fondamentale per il trasporto aereo, specie per il lungo raggio. Secondo le mete e il tipo di aereo possiamo arrivare ad incidenze anche del 35% sull'intero pacchetto. Questo può portare ad un aumento dei prezzi anche significativo e potrebbe causare una flessione della domanda, anche se tutti gli operatori faranno l'impossibile per contenere gli effetti di questi maggiori costi. E' chiaro che se il balzo del petrolio degli ultimi giorni non verrà calmierato peserà significativamente sull'intero comparto». E le contromosse dei tour operator? «Contenimento dei costi e razionalizzazione delle aziende per ottimizzare il rapporto qualità prezzo dei servizi offerti. Sarebbe comunque auspicabile un'attenzione da parte del governo per questo settore che fino ad oggi ha fatto fronte solo con le proprie forze a tutte le emergenze, che si sono susseguite in questi anni: dall'11 settembre, allo tsunami, alle influenze aviaria e suina, terremoti e uragani, fino agli ultimi avvenimenti. Emergenze che di soli costi vivi abbiamo stimato in oltre 100 milioni di euro». Quanto vale il turismo in Italia? «Solo per i viaggi organizzati dai tour operator siamo sui 6 miliardi di euro». -- di Marco Tavasani

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