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QN - Maldive, il golpe del fair play - «Non spaventiamo i turisti»

QN - Maldive, il golpe del fair play - «Non spaventiamo i turisti»

09 Febbraio 2012


Il presidente costretto alle dimissioni e subito sostituito

L'importante, quando si organizza un colpo di Stato alle Maldive, è non disturbare i turisti. Il presidente Moahmed Nasheed (il primo ad essere democraticamente eletto nel 2008) ha rassegnato le dimissioni in diretta tv, dopo tre settimane di proteste culminate con l'ammutinamento delle forze dell'ordine. Ma chi si godeva il sole sulle spiagge degli atolli o i cocktail nei resort di lusso non si è accorto di nulla.  Nell'attuale situazione - ha precisato il leader deposto - sarà meglio per il Paese che io lasci il potere. Non voglio governare con il pugno di ferro . La popolarità di Nasheed negli ultimi tempi era ai minimi storici, a causa della crisi economica e dell'alto tasso di disoccupazione, soprattutto tra giovani. A far traboccare il vaso è stata la decisione, presa un mese fa, di arrestare un giudice, accusato di essersi alleato segretamente con l'ex dittatore Maumoon Abdul Gayoom, che per 30 anni aveva governato le Maldive. A Malé, la capitale, le proteste erano scoppiate nel giro di poche ore, tanto che gli alleati di Nasheed sostengono che dietro l'escalation di scontri e il golpe ci sia proprio la mano dell'ex uomo forte dell'arcipelago. I militari, che si sono uniti alla polizia, minimizzano.  Abbiamo solo consigliato al presidente di dimettersi , ha sottolineato il portavoce dell'esercito, Abdul Raheem Abdul Latheef. Il fratello di Nasheed ha un'altra versione: «Mohamed si trova nel palazzo presidenziale, sorvegliato dalle forze di sicurezza contro la sua volontà. Vorrebbe solo tornare a casa . Il governo è stato provvisoriamente affidato al vicepresidente, Mohammed Waheed Hassan, la cui prima preoccupazione è stata quella di tranquillizzare i turisti, fonte del 28% del Pil del Paese.  La priorità - ha detto - è creare un'atmosfera favorevole al turismo, dal momento che è la nostra risorsa principale. La situazione alle Maldive è perfettamente normale .

Nonostante il golpe di gommapiuma, il paradiso che ogni anno viene scelto da 100mila italiani per trascorrere le vacanze rischia, a causa dei disordini, di essere abbandonato.  I turisti non si sono accorti di nulla. Chi ha saputo cosa stava accadendo - rassicura Roberto Corbella, presidente di Astoi, associazione che riunisce i maggiori tour operator, aderente a Confindustria - lo ha saputo dall'esterno. La programmazione dei viaggi, almeno per ora, procede regolarmente . Ieri sono arrivati e ripartiti da Male tre voli, due charter e uno di linea. La Farnesina sconsiglia di mettersi in viaggio e Associazione per i diritti degli utenti e consumatori ricorda a chi ha prenotato un viaggio alle Maldive che può disdirlo e chiedere il rimborso, oppure optare per un cambio di destinazione. Il colpo di Stato a prova di turismo, insomma, potrebbe rivelarsi un flop.

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