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LEGGO - Fuga di Pasqua all'estero, la stretta: quarantena e tampone al rientro

LEGGO - Fuga di Pasqua all'estero, la stretta: quarantena e tampone al rientro

31 Marzo 2021
Tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine: è la nuova procedura - prevista dall'ordinanza firmata ieri da Speranza - per chi rientrerà in Italia da Paesi dell'Unione europea. Una misura simile a quelle già valide per i Paesi extra Ue, con alcune eccezioni come Austria, Usa e Regno Unito (per i quali è prevista invece una quarantena di 14 giorni).
La norma, concordata con il premier Mario Draghi, sarà in vigore fino al 6 aprile: nell'idea dell'esecutivo dovrebbe servire da deterrente contro le vacanze pasquali all'estero, in una fase in cui le regole anti contagio devono restare molto rigide. Strideva infatti l'incoerenza tra il divieto di spostamento tra le regioni (se non per lavoro o salute) e la possibilità invece di viaggiare fuori dall'Italia, perfino partendo da aeroporti di regioni rosse. Da qui il giro di vite su chi parte per un Paese della Ue.
L'ordinanza è stata bocciata dal settore del turismo, che è insorto contro la decisione del governo: «Abbiamo perso tutti», le parole del presidente Astoi Confindustria Viaggi Pier Ezhaya. Per Federalberghi «la toppa è peggio del buco: se il tampone vale per andare all'estero, deve valere anche per fare le vacanze in Italia». Confturismo Confcommercio parla invece di «guerra tra poveri: siamo tutti nella stessa barca, che affonda». «È una follia», la posizione di Fiavet. «Avremmo dovuto fare come la Grecia, organizzando protocolli e aree Covid free attrezzate per ricevere turisti», è la nota di Assoturismo Confesercenti.

Fonte = LEGGO 31/03/21