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L'Avvenire Ed.Nazionale - «No» di albergatori e consumatori alla tassa di soggiorno sul turismo

L'Avvenire Ed.Nazionale - «No» di albergatori e consumatori alla tassa di soggiorno sul turismo

16 Gennaio 2011

«È da ottusi colpire un settore già in crisi che va incentivato»

Fa discutere l'ipotesi avanzata dal ministro alla Semplificazione Calderoli di permettere a tutti i Comuni - non solo Roma - di introdurre la tassa di soggiorno. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, parla di un calo del 2,7% di presenze turistiche negli alberghi a dicembre rispetto allo scorso anno con un calo dei posti di lavoro a tempo indeterminato del 3,9: «Con la nuova tassa le strutture ricettive rischierebbero il collasso».

Per Roberto Corbella, presidente di Astoi, i maggiori tour operator,, «non andrebbe a sostenere il turismo, ma a ripianare i buchi di bilancio. Ridurrà la competitivita delle località turistiche italiane». «Da ottusi colpire un settore che va incentivato non vessato», rincara il presidente di AssoturismoConfesercenti, Claudio Albonetti.

«Sarebbe stata meglio una city tax sui movimento commerciali riconducibile al turismo», fa eco Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterm-Confindustria. Contrarie anche Federconsumatori, Adusbef e Movimento consumatori: «Non è certo la strada giusta per rilanciare il turismo, anzi, la troviamo dannosa e nociva e confidiamo in un sussulto di responsabilità».

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