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L'Agenzia di Viaggi sito web - UFE non lascerà l Egitto. Battifora: «Mai più soli»

L'Agenzia di Viaggi sito web - UFE non lascerà l Egitto. Battifora: «Mai più soli»

27 Giugno 2014

«Gli italiani sono importanti per noi». Parola di Hisham Zaazou, ministro del turismo egiziano, appena riconfermato in carica dal neo presidente Abdel Fattah al-Sissi. È stato lui ad accogliere a Port Ghalib (Marsa Alam) i partecipanti a United for Egypt, il mega summit convocato dal 10 al 12 giugno da Astoi, AINeT e dal ministero del Turismo egiziano. Un evento senza precedenti, che ha visto uniti sette t.o., tre linee aeree e 800 adv. «Siete stati voi a inventare la destinazione Mar Rosso, infondendo stile italiano nei servizi, nell’animazione e nella cucina e trasmettendolo agli egiziani. Gli italiani – ricorda il ministro – sono arrivati in massa stabilendo il record del milione di presenze e aprendo il One Million Club».

Le parole di Zaazou ci rendono orgogliosi, spesso perdiamo di vista il valore del made in Italy, la creatività e vitalità della nostra industria, United for Egypt – lo chiameremo UFE – ci scuote e riprendiamo quota. Il Mar Rosso e l’Egitto è a sole tre ore di volo, value for money imbattibile, adatto ai gusti degli italiani e facile da prenotare anche da una settimana all’altra, le strutture spaziano dai 3 ai 5 stelle con un tasso di repeater fino al 38-40% per ciascun resort, dove arrivano soprattutto famiglie, coppie e senior.

Zaazou: «Lavorare su PR e comunicazione»

Il ministro Zaazou parte dai dati per raccontare l’evoluzione del turismo in Egitto. Nel Duemila gli arrivi erano 5,5 milioni, per un giro d’affari da 4,2 miliardi di dollari. Dopo 10 anni, nel 2010, i visitatori sono schizzati a quota 14,7 milioni per un totale di 12,500 miliardi di dollari. Altrettanto significativa la parabola della capacità alberghiera: da 18mila camere nel 1980 fino a 225mila nel 2010. Questi numeri hanno posizionato il Paese al 18° posto tra le 50 top destination nel mondo: primo in Medio Oriente con il 23% di arrivi, primo in Nord Africa con il 75,6%, e primo anche in Africa. Numeri e ancora numeri, da capogiro. In Egitto Il turismo vale il 47,8% dell’esportazione di servizi, il 19,2% della valuta straniera, l’11,3 del Pil nazionale e il 12,6% dell’impiego diretto e indiretto.

Nell’analisi geografica del traffico turistico, l’Europa è al primo posto con il 73% dei visitatori totali, seguita dal Medio Oriente con il 20%, l’Asia con il 3,5%, il Nord Africa con il 2,4%. È in questo quadro che l’Italia si è sempre distinta: poco più che un milione di arrivi nel 2008, saliti a oltre un milione e 144mila nel 2010. Poi il crollo a 555mila turisti nel 2011, anno della Primavera Araba, una leggera ripresa l’anno successivo (oltre 703mila), fino al picco più basso raggiunto nel 2013 con lo sconsiglio del 14 agosto (504.110 arrivi). Nell’annus horribilis del turismo italiano in Egitto, il nostro mercato è stato ampiamente superato da  quello tedesco (885mila), britannico (995mila) e russo (addirittura 2,3 milioni). «Ora guardiamo avanti e crediamo nella ripresa», afferma serenamente il ministro. «Ci chiedete se il Paese è sicuro e io vi rispondo che sono ottimista. Ora – insiste – dobbiamo lavorare insieme su comunicazione e relazioni pubbliche».

Trenta milioni di arrivi nel 2022

Zaazou punta sull’Europa, ma guarda anche ai nuovi mercati: quelli regionali e il lungo raggio. C’è poi il turismo verde, soprattutto a El Gouna, località sul Mar Rosso quasi del tutto carbon free. E la diffusione del marchio Green Star Hotel, certificazione ambientale nata dalla partnership tra aziende e ministeri del Turismo e Sviluppo economico, che già contrassegna 46 strutture ricettive egiziane.

L’obiettivo per il 2022 è raggiungere 30 milioni di turisti per 25 miliardi di dollari di introiti. Per raggiungere questo traguardo saranno avviati incentivi per le operazioni charter, attività di comarketing, pubblicità per il consumer, educational per trade e media. E ancora: maggiori sinergie con le linee aeree, rilascio dei visti semplificato, importanti campagne sul web e nelle città del Medio Oriente, il lancio del video “We miss you”.

Ottimista l’ambasciatore italiano Maurizio Massari, arrivato dal Cairo: «È un buon momento. Il neo-presidente al-Sissi ha ricevuto telefonate da Napolitano, Renzi, Mogherini. Ci auguriamo che porti stabilità. Con il semestre europeo dell’ Italia, poi, si rafforzerà l’attenzione sul Mediterraneo e sull’Egitto».

Corridoio nelle località libere dal warning

«Stiamo calpestando una terra con 3.500 anni di storia», ricorda Paolo Mieli, il celebre giornalista moderatore del talk show UFE. «Mio padre è nato ad Alessandria, ma io non mi presento come un esperto di turismo o di Egitto – ammette – Da analista politico, però, penso che nel giro di tre anni possiamo tornare ai livelli del 2010 e superarli al ritmo di 200mila arrivi l’anno. Gran parte del crollo è dipeso dai mass media» Boato e applausi dalla platea. Pier Ezhaya, vice presidente Astoi, è in contatto sullo sconsiglio con Claudio Taffuri, capo dell’Unità di Crisi della Farnesina: «È importante – dice – tenere aperto un corridoio nelle località libere dal warning: Marsa Alam, Hurghada, Berenice, Marsa Matrouh e l’Alto Egitto». Per il presidente dell’associazione dei t.o., Luca Battifora quella che si respira all’evento UFE è «un’aria straordinaria, è il segnale di un approccio più moderno da parte di Astoi, già avviato dal past president Nardo Filippetti». United for Egypt, ha assicurato Battifora, sarà un progetto a lungo termine e potrà diventare un contenitore di nuove iniziative per la promozione dell’offerta turistica egiziana.

L’offerta dei tour operator

Gruppo Alpitour. In Egitto il brand Alpitour ha 10 strutture: sei a Sharm el Sheikh e quattro a Marsa Alam. Venti per Francorosso: nove a Sharm, sei a Hurghada, cinque a Marsa Alam. Sono tre i Villaggi Bravo a Sharm, Marsa Alam e Marsa Matrouh. Venti per Karambola: 10 a Sharm, cinque a Hurghada, cinque a Marsa Alam.

Eden Viaggi. Cinque Eden Village più un Eden Resort per Eden Viaggi. I villaggi sono il Caesar Bay Resort a Marsa Matrouh, il Gemma Beach Resort e l’Habiba Beach a Marsa Alam, il Tamra Beach e l’Amphoras a Sharm, dove si trova anche il Club Reef Beach Resort (categoria Eden Resort). A questi si aggiungono le strutture Margò a Shark Bay, Naama Bay, Sharm e Marsa Alam.

Going. Strutture a 4 e 5 stelle in esclusiva italiana per Going. Il t.o. è presente a Sharm con Domina Coral Bay, Sensatori e Diamond. Royal Brayka, Sentido e Onatti sono invece i villaggi a Marsa Alam. Chiudono il portfolio Mövenpick, Premier le Reve e Tropitel vicino a Hurghada.

Settemari. Il prodotto di punta di Settemari è il Floriana Lagoon di Marsa Alam, a gestione diretta, che raccoglie tre SettemariClub: il 4 stelle Floriana Blue Lagoon e i 5 stelle Floriana Emerald Lagoon e Floriana Dream Lagoon. Due club a Sharm: il 4 stelle Sea Life & Garden e il 5 stelle Sea Club che costituiscono insieme il complesso Sea Group.

Swan Tour. Tra il 1993 e il 1994 il t.o. ha inaugurato il primo Swan Club sul Mar Rosso. Nel 1999 ha aperto il Kahramana di Marsa Alam e l’anno dopo il Laguna Vista Swan Club di Sharm. Nel 2002 la Royal Princess, nave 5 stelle extralusso in navigazione sul Nilo. Nel 2009 è acquisito il Carols Swan Club di Marsa Matrouh. Nel 2012 il raddoppio sul Mediterraneo con il Ghazala Regency di El Alamein.

Turisanda. Sono in totale 22 le strutture commercializzate da Turisanda in Egitto. Tra queste il Lahami Bay Beach Resort e il Berenice Villas & Spa a Berenice; il Brayka Bay Reef Resort a Marsa Alam. Il t.o. di Hotelplan è tornato a Sharm con due strutture: Reef Oasis Blue Bay Resort & Spa e Governor Amwaj Sharm. Per l’Egitto Classico Turisanda propone 4 motonavi in esclusiva.

Veratour. La gamma di prodotti Veratour in Egitto comprende tre resort a Sharm (Veraclub Reef Oasis Resort, VeraResort Sentido Senses e Veraclub Queen Village), due a Marsa Alam (Veraclub El Quseir Radisson Blu e VeraResort Elphistone), una a Marsa Matrouh (Veraclub Jaz Oriental) e una m/n sul Nilo. - di Cristina Ambrosini