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La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
L'Agenzia Di Viaggi sito web  - Le tre “L” delle associazioni per sostenere il travel italiano

L'Agenzia Di Viaggi sito web - Le tre “L” delle associazioni per sostenere il travel italiano

17 Dicembre 2015

Dopo aver passato in rassegna l’impegno delle associazioni di categoria estere, concludiamo con le sigle italiane: da noi il settore soffre un’atavica frammentazione, punto di debolezza della filiera. La presenza di tanti organismi, a partire da Fiavet, Astoi, Assoviaggi, per arrivare a Federviaggio, AineT (unite in Fto), e Aiav, rende difficile condurre campagne comuni.

Battaglia sui temi caldi Fiavet (Confcommercio) è alla ricerca di una nuova identità per sé, per i suoi associati e per le adv in generale. La più anziana tra le associazioni, guidata da Jacopo De Ria, punta su alcuni temi caldi: primo tra tutti la DCC di Lufthansa. «Predisporremo – precisa De Ria – una segnalazione all’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato sulla violazione delle regole sulla trasparenza delle componenti del biglietto aereo. Dopo l’annuncio del Gruppo di ridurre la commissione dall’1 allo 0,1%, dal primo gennaio, abbiamo deciso di preparare un ricorso per il riconoscimento della congrua remunerazione per le adv».

C’è poi la nuova direttiva sui pacchetti di viaggio: l’Italia ha 24 mesi di tempo per recepire le nuove disposizioni. «Seguiremo attentamente l’iter – ha spiegato De Ria – in modo da assicurare che gli ambiti di discrezionalità affidati agli Stati membri non producano squilibri della concorrenza. In particolare è rivisto anche tutto il paragrafo della garanzia a copertura dal rischio di insolvenza del t.o. Le nuove disposizioni producono effetti diretti sulle norme italiane che disciplinano il Fondo Nazionale di Garanzia, al centro dell’attenzione in questi ultimi mesi. Abbiamo richiesto che il Fondo non cessi la sua attività, ma la chiusura venga slittata di due anni».

Infine, per garantire parità di condizioni fiscali tra imprese di viaggi con sede nell’Ue ed extra-Ue, Fiavet sostiene che queste ultime dovrebbero essere soggette a Iva per i viaggi nel vecchio continente fruiti dai clienti europei; mentre le imprese di viaggi con sede in Europa dovrebbero non essere soggette a Iva per i viaggi nell’Ue di clienti extra europei. «Lo sportello unico, detto One Stop Shop – sintetizza De Ria – potrebbe garantire che le disposizioni proposte possano essere applicate e quindi rispettate». 

Quando la mission è la legalità

Legalità da ripristinare è invece il must di Assoviaggi (Confesercenti). Il presidente Gianni Rebecchi spiega: «Ci concentreremo sulla legalità e sul riconoscimento dello stato di difficoltà delle imprese di settore. Le cause non sono solo esterne, ma anche interne con la necessità del riconoscimento del valore dell’intermediazione e della produzione turistica per il rilancio del turismo in Italia e all’estero». Quello che occorre è «garantire una concorrenza leale tra adv e t.o. con sede in Italia e imprese che forniscono analoghi servizi su internet dall’estero, sfruttando condizioni fiscali agevolate, sensibilizzando le istituzioni affinché riconoscano che chi genera reddito in Italia debba comunque pagare imposte italiane, nonché garantire le medesime tutele ai lavoratori e ai consumatori».

Assoviaggi chiederà anche di intensificare le azioni di controllo e contrasto agli episodi di abusivismo (associazioni culturali, sportive, religiose, onlus), per evitare truffe e disorganizzazioni e avere le tutele riconosciute dalla normativa europea e nazionale. Infine, Assoviaggi intende sostenere con provvedimenti legislativi e di credito agevolato, investimenti in capitale umano e strumentale da parte delle agenzie e dei tour operator situati in Italia, favorendo – in particolare – l’impiego di nuove tecnologie e l’internazionalizzazione dell’offerta, nonché stimolando lo sviluppo di prodotti incoming.

Forti azioni di lobbying da Astoi

Astoi, oltre alle attività di consulenza legale, fiscale e alle problematiche relative alle mete estere programmate degli associati, ha istituito dei gruppi di lavoro per le emergenze, per il personale, per i fornitori extraturistici, per il prodotto Italia e veri e propri gruppi di acquisto come nel caso della carta per la stampa dei cataloghi o dell’interlocuzione avviata con le principali compagnie aeree di linea per ottenere un “cambio di fronte” su YQ, ticket time limit, depositi per allotment e gruppi e per la situazione di blocco del mercato dei viaggi outgoing, a causa del mutato scenario internazionale. Gioco di squadra anche nelle partecipazioni a fiere turistiche e nell’istituzione del servizio per la conciliazione per dar corso a risoluzioni amichevoli in controversie di lavoro. Da anni, poi, Astoi opera a stretto contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina per la gestione delle emergenze, fino alla possibile creazione di una task-force interna che, in casi eccezionali, garantisce la reperibilità dello staff h24.

Ma per la stagione 2016 una delle priorità individuate dai vertici di Astoi è l’attività di lobbying verso istituzioni nazionali e internazionali, volta a promuovere la promulgazione di leggi in favore dei tour operator o per evitare che vengano emanate leggi che pregiudicano l’attività dei tour operator. A tale ultimo proposito, Astoi è stata particolarmente impegnata in azioni utili a evitare l’entrata in vigore, prevista il 1° gennaio 2016, dell’obbligo di stipulare polizze assicurative o fornire garanzie bancarie a copertura delle ipotesi di fallimento o insolvenza a carico di t.o. e adv, presentando uno specifico emendamento al ddl Stabilità e compiendo ogni azione necessaria allo scopo. - di Andrea Lovelock