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L'Agenzia di Viaggi - La lezione del Mar Rosso

L'Agenzia di Viaggi - La lezione del Mar Rosso

18 Settembre 2013


Tra strascichi e polemiche cosa resta in agenzia dopo il trauma di agosto

Ancora discredito su una professione dall'immagine troppo debole

Lo sconsiglio sul Mar Rosso, lanciato dalla Farnesina oltre un mese dopo quello sulle città egiziane sconvolte dai disordini, è arrivato nella serata di venerdì 16 agosto, dopo una nota rassicurante nel primo pomeriggio. L'emergenza ha investito le imprese un attimo prima delle partenze di sabato 17, imponendo a tutti un lavoro forsennato, proseguito sul booking successivo: evento eccezionale per volume e valore del prodotto. Una storia - Astoi stima 80 milioni persi per i t.o. - che ha portato al pettine vecchi nodi irrisolti entro la filiera, e di certo ha gettato ancora discredito su una professione - quella del turismo organizzato - dall'immagine ancora troppo debole. Mentre tutti si chiedono perché la Farnesina abbia deciso di lanciare lo sconsiglio di venerdì sera: terribile per i t.o. che sosterranno tutte le spese del rimpatrio, e per le agenzie, di fronte ai clienti all'ultimo momento.

«Di nuovo trattati come ladri»

Se lo chiede nella sua lettera, amarissima e appassionata, Elisabetta Pavanello di Swan Tour , in difesa di tutti «gli invisibili dell'outgoing: quelle decine di migliaia di persone che nel nostro Paese vivono di Egitto. Senza che nessuno di accorga mai di loro... salvo venir trattati da ladri e truffatori alla prima emergenza, dalle associazioni del consumo, dalla gente delle istituzioni... e da chi sul conflitto ci vive, ci ha fondato associazioni... e senza conflitti tra addetti dello stesso settore, tra colleghi, non saprebbe proprio come vivere. E gli toccherebbe di inventarsi un mestiere». E così, scrive Pavanello, tutti subito addosso agli invisibili : «Che fai non rimborsi? Non ti bastano 7 giorni per fare un milione di euro di bonifici in banca? Allora sei ladro. Come, non hai 10 addetti all'amministrazione, giorno e notte a fare le verifiche, i conteggi, emettere buoni. E non mi dire che non hai un booking adatto a fare cambi data e destinazione in 24 ore? No, non ci credo... addirittura non hai un pacchetto Spagna pronto per me al 18 agosto? Strano... si vede che sei ladro. Alternativa Grecia? No grazie, o Spagna o niente. Se non avete niente in agosto allora ditelo... incapaci, lenti, disorganizzati, e ovviamente ladri».

«Le agenzie lasciate sole»

Sono mancati tempi e condizioni, forse anche la buona volontà, per un'intesa coerente entro la filiera di fronte al mercato: dove il codice del turismo dice rimborso integrale , le condizioni di vendita sui cataloghi quasi sempre escludono le quote di gestione pratica, che talvolta superano i 100 euro per persona, bambini inclusi: Astoi e associazioni delle adv si son parlate a colpi di missive. Dante Colitta, direttore di Geo spa e di HP Vacanze, riassume desolato: «I tour operator hanno speso milioni per riportare a casa i clienti. Molte agenzie alla fine hanno offerto ai clienti le quote di gestione pratica in credito per viaggi futuri, semmai tornassero a comprare da loro. Astoi ha lasciato sole le agenzie, che avevano fatto il grosso del lavoro di vendita e hanno finito per schierarsi con il cliente, contro il tour operator che poco prima promuovevano con convinzione. Tutto sbagliato, un danno di immagine terribile per tutti, e una lezione per guardare al futuro, se ne avremo uno».

Potenza del buon senso

Come siano andate le cose aiutano a capirlo le storie che abbiamo raccolto in molte agenzie. Alcune se la sono cavata a forza di buon senso condiviso con i clienti, che aveva suggerito di bloccare le vendite anche prima dello sconsiglio. Dario Nicola Scuto, Scuto Viaggi di Acireale, commenta su Travel Id , la community de L'Agenzia di Viaggi: «L'intero to