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Rassegna stampa Astoi
L'Agenzia di Viaggi - Egitto, pronti a rilanciare

L'Agenzia di Viaggi - Egitto, pronti a rilanciare

30 Gennaio 2013


Incontro al Cairo tra i vertici del governo e i tour operator italiani di Astoi

Zaazou: «Vogliamo tornare ai numeri del 2010, possiamo farcela»

Nei saloni barocchi dell'ottocentesco Manesterly Palace , sulle rive del Nilo, la delegazione di Astoi Confindustria Viaggi guidata dal presidente Nardo Filippetti ha incontrato gli esponenti del governo egiziano: il primo ministro Hesnam Quandil, il ministro del turismo Mohamed Abbas Zaazou ed il ministro dell'aviazione civile Wael al-Maaddawi . L'Ente del Turismo Egiziano e Egyptair - presenti per il vettore il chairman Tawfic Assy e Hussein Sherif , vp commercial - hanno organizzato in poco tempo l'incontro con i tour operator italiani: perché l'Italia è tra i primi cinque mercati per l'Egitto, e il governo vuole supportare energicamente il turismo, seconda industria del Paese.

Filippetti: «Fondamentali i dettagli»

Filippetti ha riportato serenamente difficoltà e incertezze del tour operating, insistendo sull'importanza dei dettagli: anzitutto la sicurezza, che va garantita ai clienti soprattutto sul Sinai. «I tour operator potranno tornare a investire - ha detto - solo quando la situazione sarà stabilizzata. Gli italiani sono viaggiatori giovani e non tutti esperti, spesso non parlano altre lingue, dunque il personale italiano residente è fondamentale». Dunque bisogna che l'Egitto ne consenta se necessario il rimpatrio sul charter, anche dopo soggiorni prolungati; è inaccettabile che gli italiani non possano superare il 10% degli addetti nei villaggi; e la complessa burocrazia egiziana non può costringere il personale per tre mesi nel paese senza lavorare. E ancora: Filippetti ha insistito sulla necessità che l'Egitto supporti con incentivi i charter dei t.o. italiani, ha chiesto trasparenza sugli accordi tra Egitto e compagnie low cost, proprio mentre sta per partire il volo di easyJet tra l'Italia e Sharm. E il rincaro del carburante non dovrà incidere sui prezzi degli alberghi, che il governo egiziano dovrebbe invece supportare.

Massima coesione tra governo e trade

Il ministro del turismo Mohamed Abbas Zaazou - un professionista del tour operating con esperienza nel settore privato - ha riportato i numeri della crisi: gli arrivi italiani sono scesi dagli 848mila del 2010 a 458mila nel 2011, risaliti solo a quota 570mila nel 2012. Governo e trade si batteranno insieme su più livelli, in piena unità di intenti, ha assicurato il ministro: con incentivi per riportare in Egitto i charter italiani, puntando sull'intermodalità per itinerari combinati su Luxor, Aswan, Santa Caterina, e il rilancio della Valle del Nilo è ai primi posti. «L'Egitto è sicuro - ha detto Abbas Zaazou - e lo sarà ancora di più dopo le elezioni. Ma i media parlano solo di quel miglio quadrato di piazza Tahrir, dove gli egiziani esprimono i loro pensieri».

Botta e risposta a tutto campo

Poi è scesa in campo la nutrita e autorevole delegazione italiana, per un animato brain storming con le autorità e gli operatori egiziani, tutti intorno al tavolo: i rappresentanti di Alpitour, Costa Crociere, Eden Viaggi, Going, Hotelplan, Kuoni-Best Tours, Metamondo, Mistral, Settemari, Swantour, Viaggi dell'Elefante, Flavia Franceschini, dg Astoi, Renzi e Cruciani, entrambi vp Astoi per l'intermediazione, con il ministro del turismo egiziano e quello dell'aviazione civile, i vertici di Egyptair. Moderatore Mohamed El Gabbar, direttore dell'Ente del Turismo in Italia. Il ministro Zaazou ha indicato l'obiettivo 2013: «Tornare ai numeri del 2010, nel 2012 gli italiani sono aumentati del 29%, possiamo farcela», ha detto in tono gioviale agli attoniti operatori italiani, aprendo un accesissimo botta e risposta: «Non abbiamo ancora avuto gli incentivi charter della scorsa stagione»...«ma è stata firma