L'Agenzia di Viaggi - Codice: «Pronti a discutere»
Il tavolo c è: il capo di gabinetto del ministro del Turismo, il consigliere Claudio Varrone, ha incontrato a Roma i rappresentanti delle associazioni di categoria del turismo Assotravel, Astoi, Assoviaggi, Federviaggio, Fiavet comunicando la disponibilità del ministro Brambilla alla revisione dei punti critici contenuti nel nuovo Codice del Turismo.
Se ne riparla la prossima settimana
Tuttavia il dibattito è aggiornato alla prossima settimana, ossia dopo l 8 novembre: le associazioni hanno portato al primo incontro con il Dipartimento ciascuna una propria memoria. Il ministero ne vorrebbe una sola, concertata e unitaria, sulla quale fondare ogni ipotesi di revisione, e avrebbe chiesto di riceverla a breve, ossia entro una decina di giorni. Questa volta sembra che le associazioni dovranno davvero lavorare insieme, per fronteggiare rischi quanto mai gravi per le imprese lungo tutta la filiera del turismo.
L incontro di Roma intanto è servito a capire che la nuova normativa, per la parte civilistica, è stata elaborata dall avvocato Renato Santagata, docente di Diritto Commerciale alla Sapienza di Roma e all Università Parthenope di Napoli, autore di un libro sui contratti di pacchetti turistici .
Astoi e Assotravel, le associazioni di Confindustria, hanno insistito sull assoluta «necessità di tener conto delle indicazioni che provengono dal mondo dell imprenditoria».
Fiavet ricorda che il 4 novembre sul nuovo Codice dovranno comunque iniziare le consultazioni tra governo e Regioni.
Rischio sopravvivenza
E una breve nota di Federviaggio-Confturismo riassume i punti critici contenuti nel nuovo Codice, concordemente definiti dalle associazioni una minaccia per la sopravvivenza stessa di agenzie e tour operator: l obbligo di assicurare le imprese su rischi di insolvenza e rimpatri forzati, la rilevanza della difformità lieve come inadempimento contrattuale, i termini di reclamo e gli effetti pratici della denuncia della Convenzione Internazionale sui contratti di viaggio CCV.
Assoviaggi-Confesercenti vorrebbe anche l esclusione dal novero delle imprese autorizzate a operare turismo delle associazioni senza scopo di lucro, giovanili, culturali, sportive, religiose e di ogni altra ispirazione: «la loro domanda di turismo sociale si spiega deve essere veicolata dalle agenzie di viaggi regolarmente autorizzate, per porre fine a tante situazioni ibride al limite dell abusivismo e dell evasione fiscale e di nulla o scarsa tutela dei loro turisti». Assoviaggi chiede anche una più chiara definizione dell attività di agenzia di viaggi, e la ridefinizione del fondo di garanzia da coordinare eventualmente «con un altra soluzione di tipo privatistico»