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Rassegna stampa Astoi
L'Agenzia di Viaggi - Astoi striglia i vettori

L'Agenzia di Viaggi - Astoi striglia i vettori

29 Gennaio 2015

Lettera dei t.o. a 10 compagnie aeree: «Fuel surcharge insostenibile»

Il nodo carburante A febbraio incontri one to one per discutere dei problemi

Alza la voce contro le compagnie aeree, Astoi Confindustria Viaggi. Lo fa attraverso una lettera aperta in cui snocciola le pesanti criticità che rendono complessa, non remunerativa e faticosa la gestione del rapporto contrattuale con i t.o. Nella missiva sottoscritta dai big di Astoi, indirizzata a 10 tra le principali compagnie aeree di linea in termini di traffico generato dal tour operating, viene ricordato che il confronto sviluppato all'interno di un gruppo di lavoro costituito in seno all'associazione, coordinato dal vice presidente Andrea Mele e formato dai rappresentanti dei principali t.o. soci, ha sollevato alcune tematiche che saranno oggetto di discussione in occasione di specifici incontri, ai quali sono stati invitati i vettori stessi.

«In particolare - dichiara Mele - abbiamo chiesto alle compagnie di condividere alcune regole di base che permettano ai t.o. di programmare e alle adv di vendere i nostri prodotti, confidando nel rispetto delle leggi e delle condizioni pubblicate nei cataloghi».

Tra le questioni aperte c'è quella - giudicata «insostenibile» - del supplemento carburante: «Ormai è la tariffa vera e propria, dal valore sempre più elevato, superiore anche di tre o quattro volte alla tariffa stessa, non commissionabile e talvolta non rimborsabile. Il tema delle tariffe finite, osservate per legge dalle compagnie aeree nelle operazioni di marketing, ma non disponibili ai tour operator, pone le nostre aziende in una situazione di difficoltà nei rapporti con i consumatori, con le associazioni che li rappresentano e con gli organismi di controllo».

E ancora, prosegue Mele, «i pacchetti turistici sono regolati dal Codice del Turismo, con restrizioni di gran lunga superiori alla vendita di un solo biglietto aereo. È superfluo ricordare che la legge impone di giustificare al consumatore l'aumento dovuto al carburante o alla valuta con il calcolo dell'effettiva differenza, cosa impossibile con i vettori di linea, considerato che non viene mai dichiarato il valore del carburante sul quale sono basate le tariffe, né il valore sul quale è basata la richiesta di aumento».

Le altre questioni Gli altri punti trattati nella lettera riguardano il ticket time limit , i depositi a garanzia di allotment/gruppi e l'applicazione delle penali in caso di cancellazione per lo sconsiglio della Farnesina o altri impedimenti.

«Questa lettera - conclude Mele - è stata scritta per condividere con i vettori le difficoltà operative provocate da rigidità e modifiche unilaterali, al limite della sostenibilità, messe in atto dai vettori stessi, non più accettabili né giustificabili. Abbiamo voluto sensibilizzare il mercato su problematiche quotidiane di cui spesso i t.o. pagano le conseguenze, senza esserne minimamente responsabili. Daremo notizia di quanto emergerà dagli incontri one to one richiesti per febbraio».

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