|
Sedie vuote, lettere di protesta, dichiarazioni di fuoco: una settimana segnata dal risveglio delle associazioni di categoria che hanno preso di mira alcuni provvedimenti che, secondo loro, potrebbero danneggiare ulteriormente l attività del turismo organizzato. Il Consiglio Nazionale Fiavet, infatti, ha deliberato lo stato di agitazione degli agenti di viaggi associati nei confronti di Iata, dei vettori aerei e ferroviari, decidendo di disertare i lavori della riunione APJC prevista a Londra.
Zero commision
Sempre la Fiavet ha poi dato mandato al proprio Ufficio Legale per una vertenza legale nei confronti delle compagnie aeree in materia di zero commission, inoltrando anche una lettera di protesta ufficiale nei confronti di Turkish Airlines contro la decisione unilaterale di azzerare le commissioni per l intermediazione.
Un analoga missiva di protesta era già partita nei giorni scorsi da parte di Assotravel, e anche Autotutela aveva stigmatizzato il comportamento della compagnia turca, richiamdosi a una sentenza del Giudice di Pace di Pescara che quattro mesi fa ha dichiarato & il diritto dell attrice (l agenzia di viaggi; n.d.r.) all ottenimento di una commissione per i servizi resi ai vettori IATA& accertando l inadempimento contrattuale della compagnia aerea e ribadendo l obbligo contrattuale del vettore a pagare i servizi resi dall adv.
Contro la fee di 10 dollari
Clima rovente anche tra i tour operator, con Astoi che ha prontamente bocciato la decisione degli Usa di applicare una fee di 10 dollari per finanziare un piano promozionale del governo volto alla creazione di una partnership tra pubblico e privato per la promozione degli Stati Uniti come primaria destinazione turistica. La tassa verrà posta a carico di tutti i viaggiatori stranieri provenienti dai Paesi facenti parte del programma Viaggio senza visto , di cui fa parte anche l Italia, e si pagherà simultaneamente alla registrazione al programma Esta-Electronic System for Travel Authorization, con validità per due anni. I vertici dell associazione dei tour operator, pur accogliendo con favore l iniziativa del varo di un piano per la promozione turistica della destinazione Stati Uniti, ritiene inappropriata l adozione di una modalità di finanziamento a carico dei turisti in ingresso nel Paese, in un momento di estrema fragilità del mercato.
di Andrea Lovelock
|
