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LA SICILIA - Fine anno da incubo per il turismo

LA SICILIA - Fine anno da incubo per il turismo

28 Dicembre 2021
 Le «condizioni di salute» del turismo italiano non sembrano proprio migliorare, anzi sono in netto peggioramento. Una forte mazzata l ' ha data la variante Omicron e poi in questi giorni tra positivi, quarantene, impauriti la situazione è peggiorata. A certificarlo ieri è stata l ' analisi di Confcommercio in collaborazione con Swg e su dati Istat e Bankitalia secondo cui il 2021 si chiuderà con dati disastrosi con almeno 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze che mancheranno all ' appello rispetto al 2019 e 13 milioni in meno di viaggi degli italiani all ' estero. Solo per le vacanze tra Natale, Capodanno ed Epifania, rispetto ai 25 milioni di partenze programmate dagli italiani appena pochi mesi fa, 5 milioni sono state già cancellate e 5,3 milioni modificate riducendo i giorni di vacanza o scegliendo una destinazione più vicina, ma ci sono pure 7 milioni di viaggi che restano in sospeso. Se non bastasse, è arrivato anche l ' ac corato appello sulla situazione drammatica in cui versano le città d ' arte dove gli alberghi continuano a chiudere e rischiano di diventare facili prede degli investitori stranieri. «Le prenotazioni negli alberghi romani sono il 50% in meno rispetto al dicembre 2019 a causa del perdurare della pandemia e degli ultimi provvedimenti presi dal governo. Diversi alberghi hanno addirittura chiuso durante le feste dopo le disdette» dice il presidente Federalberghi di Roma, Giuseppe Roscioli. Conferma il grave allarme anche il presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca: «La situazione del turismo è in netto peggioramento e non solo nelle città d ' arte. Tra positivi, persone in isolamento fiduciario, paurosi, persone che si fanno il tampone e scoprono di essere positivi non c ' è più nessuno in giro, è difficile trovare gente libera di muoversi... Qualcuno parte ma tende ad andare in case di proprietà, certo non solo in Italia ma in molti Paesi europei. Siamo il settore che soffre di più, negli ultimi giorni abbiamo assistito a un blocco delle prenotazioni e ora registriamo solo cancellazioni. La montagna sta performando meglio, anche se abbiamo anche lì cancellazioni, ma finita la Befana negli alberghi avranno l ' eco...». «Dopo un ' estate e un autunno positivi, l ' inverno - dice il presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina ha portato purtroppo una netta inversione di tendenza. La ripresa dei contagi in Europa ha avuto un impatto pesantissimo sulla domanda estera, cancellando circa un milione di pernottamenti nella stagione. E le restrizioni riducono ai minimi termini la domanda italiana». «La paura del Covid, accentuata dalla rapida diffusione di Omicron - conclude Raffaele Rio di Demoskopika - incide in maniera rilevante sulla spesa turistica con una stima sui mancati introiti per il settore pari a oltre 10 miliardi di euro». E dal comparto del turismo organizzato Aidit, Astoi, Assoviaggi, Fiavet, Fto e Maavi si chiedono a Draghi interventi ormai urgentissimi. «Nel 2019 il nostro settore - dicono - generava un volume d ' affari di circa 13,3 miliardi. Nel 2020 ha registrato una perdita pari a circa il 70% del fatturato, mentre si stima che l ' anno in corso condurrà ad una perdita di oltre l ' 80% del fatturato. In assenza di urgenti interventi economici e finanziari si stimano chiusure pari ad oltre il 50% delle imprese attive e la perdita di oltre 40mila posti di lavoro». 

Fonte = LA SICILIA 28/12/21