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Rassegna stampa Astoi
La Prealpina Ed. nazionale  - A scuola il 1°ottobre? No della Lega

La Prealpina Ed. nazionale - A scuola il 1°ottobre? No della Lega

26 Maggio 2010

ROMA - No al riotorno a scuola il primo ottobre. E'stata bocciata senza appello dall'opposizione e dalla Lega Nord, una volta tanto unite, l'eventuale ripresa delle lezioni il 30 settembre. Un'ipotesi - presentata da un senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa - che registra l'apertura della ministra dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e l'assenso della ministra del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. Ma al fronte del no si aggiungono anche famiglie, studenti e sindacati. «Avrebbe indubbiamente conseguenze positive sul turismo - sostiene la Brambilla - in particolare sul prodotto balneare che rappresenta la prima eccellenza per il nostro Paese e che ha fortemente bisogno di sostegno». Ma è secca la bocciatura della Lega: «E' inattuabile - dice la senatrice Irene Aderenti - i 200 giorni di lezione vanno rispettati». E poi, la materia dei calendari scolastici è regionale, «quindi - conclude - ogni regione ha già questo tipo di autonomia».

Fortemente critici il Pd e l'Idv. Secondo il capogruppo del Pd in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, il rischio è la riduzione dell'offerta formativa: «Le aperture del ministro dimostrano che per questo governo la scuola non è una priorità, è seconda anche al turismo». Anche per l'ex ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, la questione andrebbe affrontata con le Regioni, ma «i nostri figli, le famiglie e la scuola meritano più rispetto che proposte estemporanee e superficiali». Secondo Fabio Giambrone (Idv), «dopo la macelleria sociale, arriva quella culturale. Ridurre il tempo scuola con una didattica già penalizzata dai numerosi tagli della coppia Gelmini- Tremonti significa abbassare ulteriormente l'asticella del sapere. Non lo permetteremo». «Gelmini - sottolinea il vicepresidente del gruppo Idv alla Camera Fabio Evangelisti - è come Maria Antonietta che al popolo affamato diceva di offrire brioche.

Il mondo della scuola è sul lastrico, con i genitori che sono costretti addirittura a pagare la carta igienica, e il ministro si dice favorevole al posticipo dell'anno scolastico». Piergiorgio Bergonzi, responsabile scuola del Pdci, sostiene che il Pdl «maschera i tagli con le vacanze». «Chi baderà ai bambini? La soluzione per le famiglie sarà parcheggiarli da soli davanti alla tv?», si chiede polemicamente l'Aiart, associazione dei telespettatori cattolici. Il ritardo nell'inizio delle lezioni sarebbe un danno per i ragazzi, secondo il Moige (Movimento italiano genitori). Contraria anche la Flc-Cgil: è a rischio la qualità dello sviluppo del paese.

L'Astoi (l'associazione confindustriale dei tour operator) giudica con «interesse» l'ipotesi. «Spero - afferma il presidente Roberto Corbella - che non si prendano decisioni affrettate, ma anzi si avvii una riflessione condivisa anche con i protagonisti del turismo italiano». Per la Federalberghi si tratta di un«'idea positiva». Intanto, proseguono le polemiche fra il Pdl e il Pd sulle affermazioni di Pierluigi Bersani nei confronti della Gelmini. «Il ministro fa finta di essere offesa per non rispondere - sostiene Davide Zoggia, responsabile enti locali del Pd - In questi giorni più di una persona capisce solo ciò che gli fa comodo, girando attorno ai problemi ed evitando, così, di dare risposte necessarie sul futuro della scuola italiana».

«Sulla scuola - osserva Francesco Pasquali, coordinatore dei giovani del Pdl - il Pd sta dimostrando tutto l'immenso vuoto politico che lo caratterizza. Ogni giorno che passa il Pd si conferma una forza politica profondamente contraria a qualsiasi processo di riforma e lontana dalle aspettative di studenti e famiglie».