L'Agenziadiviaggi - Tutti contro British fronte associazioni
13 Giugno 2018
BIGLIETTERIA
Presa di posizione, da Astoi a Fto, sulla fee del 5% che adesso il vettore applica sui pagamenti con carta di credito
Si fa sempre più rumoroso il dibattito attorno la Reso 890 di Iata sui pagamenti tramite carta di credito.
Tanto che le associaizoni dei t.o. e delle agenzie italiane hanno dichiarato il loro "tutti per uno, uno per tutti" contro la recente mossa di British Airways. Astoi, Aidit, Assoviaggi, Fiavet e Fto, infatti, hanno annunciato un tavolo congiunto per operare nei confronti della compagnia inglese e degli altri vettori del Gruppo Iag (Iberia in primis) colpevoli di aver varato l'addebbito (agency debito memo) del 5% in caso di utilizzo delle carte di pagamento e di credito aziendali per l'acquisto della biglietteria aerea Iata a partire dal 1° giugno.
Le associazioni hanno chiesto alla compagnia un incontro urgente per discutere della questione ma British Airways a quanto pare non ha dimostrato nessun interesse a incontrare le parti. "Il comportamento del vettore è censurabile anche sotto il profilo delle modalità con le quali ha provveduto a comunicare al mercato tale novità, essendosi limitato a pubblicare sul proprio sito l'informazione, ricevuta poi last minute - ossia a ridosso dell'entrata in vigore della policy - da agenti di viaggi e tour operator", sottolinea la nota congiunta. L'inedito seppur auspicabile fronte comune valuta adesso le vie legali: la volontà delle associazioni, infatti, è quella di affidare incarico ai propri legali per verificare la legittimità del comportamento di British, riservandosi le opportune azioni nei confronti della compagnia. Un'operazione che si aggiungerebbe a quella di Aiav, l'associazione di agenzie di viaggi presieduta da Fulvio Avataneo, che a maggio ha presentato ricorso d'urgenza nei confronti di Iata, chiedendo al Tribunale di invalidare il contenuto della Reso 890 per quanto riguarda le limitazioni per le agenzie di viaggi di pagare le emissioni di biglietteria aerea con carte di credito personali.
La minaccia, però, non si ferma al solo Gruppo Iag: "analoghe azioni saranno intraprese nei confronti di quelle compagnie aeree che vorranno seguire la strada tracciata da British Airways", conclude il documento condiviso da tutte le associazioni. Come è stato per la fee applicata sulle prenotazioni tramite gds per favorire l'utilizzo del nuovo linguaggio Ndc, infatti, ci si aspetta ora che altri vettori intraprendano simili mosse. Dallo scorso 26 marzo, per esempio, Air Europa in Spagna applica un sovrapprezo pari all'1,5% a tutti quegli agenti che pagano la biglietteria aerea con carta di credito aziendale attraverso il Bsp di Iata su circuiti Visa, American Express e Mastercard.
Si fa sempre più rumoroso il dibattito attorno la Reso 890 di Iata sui pagamenti tramite carta di credito.
Tanto che le associaizoni dei t.o. e delle agenzie italiane hanno dichiarato il loro "tutti per uno, uno per tutti" contro la recente mossa di British Airways. Astoi, Aidit, Assoviaggi, Fiavet e Fto, infatti, hanno annunciato un tavolo congiunto per operare nei confronti della compagnia inglese e degli altri vettori del Gruppo Iag (Iberia in primis) colpevoli di aver varato l'addebbito (agency debito memo) del 5% in caso di utilizzo delle carte di pagamento e di credito aziendali per l'acquisto della biglietteria aerea Iata a partire dal 1° giugno.
Le associazioni hanno chiesto alla compagnia un incontro urgente per discutere della questione ma British Airways a quanto pare non ha dimostrato nessun interesse a incontrare le parti. "Il comportamento del vettore è censurabile anche sotto il profilo delle modalità con le quali ha provveduto a comunicare al mercato tale novità, essendosi limitato a pubblicare sul proprio sito l'informazione, ricevuta poi last minute - ossia a ridosso dell'entrata in vigore della policy - da agenti di viaggi e tour operator", sottolinea la nota congiunta. L'inedito seppur auspicabile fronte comune valuta adesso le vie legali: la volontà delle associazioni, infatti, è quella di affidare incarico ai propri legali per verificare la legittimità del comportamento di British, riservandosi le opportune azioni nei confronti della compagnia. Un'operazione che si aggiungerebbe a quella di Aiav, l'associazione di agenzie di viaggi presieduta da Fulvio Avataneo, che a maggio ha presentato ricorso d'urgenza nei confronti di Iata, chiedendo al Tribunale di invalidare il contenuto della Reso 890 per quanto riguarda le limitazioni per le agenzie di viaggi di pagare le emissioni di biglietteria aerea con carte di credito personali.
La minaccia, però, non si ferma al solo Gruppo Iag: "analoghe azioni saranno intraprese nei confronti di quelle compagnie aeree che vorranno seguire la strada tracciata da British Airways", conclude il documento condiviso da tutte le associazioni. Come è stato per la fee applicata sulle prenotazioni tramite gds per favorire l'utilizzo del nuovo linguaggio Ndc, infatti, ci si aspetta ora che altri vettori intraprendano simili mosse. Dallo scorso 26 marzo, per esempio, Air Europa in Spagna applica un sovrapprezo pari all'1,5% a tutti quegli agenti che pagano la biglietteria aerea con carta di credito aziendale attraverso il Bsp di Iata su circuiti Visa, American Express e Mastercard.
