
ItaliaOggi - Le autoreti del ministro Brambilla sul Marocco e sui rimpatri dall'Egitto
Il caso del giorno
Brambilla ha messo a segno tre «deliziosi» autogol: ha inserito erroneamente il Marocco tra i paesi a rischio, ha rilanciato l'idea della superpolizza assicurativa per vacanze rovinate, già bocciata dalle associazioni di categoria ed ha attribuito solo al governo il merito di aver rimpatriato i turisti italiani dall'Egitto. Immediata e durissima la reazione dei tour operator che hanno smentito il ministro. Con due note ufficiali, infatti, sia l'Astoi (associazione tour operator) che Federturismo (Confindustria) hanno replicato con sconcerto e stupore.
«Sul Marocco», si legge nella nota del presidente di Astoi Roberto Corbella, «si è trattata di una imperdonabile leggerezza in quanto questa destinazione non è assolutamente a rischio ed una simile asserzione pronunciata da un esponente del governo, potrebbe causare gravi ripercussioni non solo sul turismo, ma anche sulle relazioni diplomatiche. Ci chiediamo se, nel tentativo maldestro di promuovere il turismo in Italia, il ministro non stia facendo del terrorismo sui viaggi all'estero». Sul rimpatrio degli italiani e sulla superpolizza turistica, poi, le associazioni di categoria hanno rincarato la dose ricordando che da diversi anni è il settore a farsi carico di tutte le spese per le emergenze con un costo di 110 milioni, senza alcun supporto dal Dipartimento Turismo. E anche nella vicenda dell'Egitto sono stati i tour operator ad attivare le misure necessarie per tutelare i loro clienti. Circa poi la previsione di una copertura assicurativa, così come proposta dal ministro, da tempo le associazioni l'hanno respinta perché questa comporterebbe non solo oneri insostenibili a carico degli operatori, ma sarebbe inattuabile come dichiarato dalle compagnie assicurative.
avuto un forte sviluppo turistico negli ultimi anni e nel quale ci si può recare».
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