IlSole24Ore - Attese positive per la montagna
Inverno 2015/2016. Primo banco di prova il ponte dell'Immacolata: aperti tutti i principali comprensori
A Natale sulla neve ci saranno 300mila italiani: affari in crescita del 7%
Da un lato il grande freddo che si è abbattuto sull'Italia, portando la neve in alcuni casi anche a bassa quota. Dall'altro l'onda emotiva che ha fatto seguito agli attentati parigini del 13 novembre e sta orientando anche i consumatori in inverno tradizionalmente attratti dalle grandi capitali verso la settimana bianca. Attese molto positive per la montagna, sulla stagione 2015/2016.
Dai primi sondaggi tra cui quello di Confesercenti emerge che gli italiani resteranno in patria e che la montagna risulterà particolarmente gettonata. Cartina di tornasole, il ponte dell'Immacolata per il quale tuttii principali comprensori saranno aperti. Budget medio per il primo ponte: circa 280 euro. Secondo poi un sondaggio del portale internazionale goeuro.com, sulla neve a Natale ci saranno circa 300mila italiani. L'Osservatorio Skipass stima un business della vacanza invernale in crescita di almeno sette punti percentuali. Si prevedono inoltre 70mila italiani nuovi sciatori di fascia medio alta, con una buona capacità di spesa. Che trascorreranno ben 11,8 notti in montagna: una settimana bianca e almeno due week end.
Sold out l'intero arco alpino prosegue l'Osservatorio Skipass dal 26 dicembre di quest'anno al 10 gennaio 2016: solo in questo periodo l'intero comparto segnerà, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un incremento di fatturato variabile tra il +5,3% e il +7 per cento. Il fatturato del sistema della montagna bianca dovrebbe insomma superarei 10 miliardi, muovendo 4,7 miliardi sul segmento dell'ospitalitàe 4,6 miliardi su quello dei servizi, cui dovrebbero poi aggiungersi gli 1,1 miliardi di ristorazione e attività ricreative. Sulla "domanda di neve" in crescita, peserebbe anche la volontà del consumatore di orientarsi verso mete percepite come meno rischiose rispetto ai viaggi nelle grandi città estere, altro vecchio must del turismo natalizio.
«Anche durante il periodo invernale - secondo Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi il comparto alberghieroè sempre pronto ad accogliere, oltre agli ospiti italiani, anche la domanda internazionale. I recenti avvenimenti legati al terrorismo potrebbero influenzare le dinamiche dei viaggi delineando un panorama diverso da quello che avevamo previsto in autunno. Confidiamo che la stagione porti con sé buoni risultati soprattutto sul turismo montano».
Gli fa eco il presidente di Astoi Luca Battifora: «È presto per avere dati precisi sull'impatto di quanto successo a Parigi sui flussi ma, in questo particolarissimo momento, la montagna viene percepita come destinazione più sicura. Come accade per località estere come Maldive e Caraibi».
L'offerta per il turismo montano qui da noi si è molto ben strutturata in questi anni:gli alberghi sono 7.098 per un totale di 323.668 posti letto. Agli hotel si aggiungono 6.134 tra villaggi, b&b,rifugi, ostelli, malghe, baite, e agriturismi (in crescita consistente rispetto allo scorso anno di ben 302 unità) e circa 11.340 alloggi in affitto, per un totale complessivo di ulteriori 348.634 posti letto (totale globale oltre 672mila posti letto). Le piste da sci si sviluppano per circa 7.500 chilometri. Si aggiungono 2.200 chilometridi percorsi per il fondo. I lavoratori della filiera, in ultimo, sono circa 400mila. (Foto: Turismo alpino. Tutti i maggiori comprensori sciistici si preparano all'inizio della stagione) - di Vincenzo Chierchia e Francesco Prisco