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Il Sole 24 Ore - Via libera della Ue ai fondi per Valtur

Il Sole 24 Ore - Via libera della Ue ai fondi per Valtur

13 Giugno 2012


Ok al prestito da 50 milioni

Via libera dall'Unione europea alla garanzia di Stato su una linea di credito di 50 milioni alla Valtur. Il semaforo verde è arrivato, secondo autorevoli fonti europee, nella tarda serata di ieri. La garanzia pubblica rientra negli strumenti a disposizione della legge Marzano. Intanto rimane aperta la data room ai pretendenti e tra una quindicina di giorni dovrebbe arrivare il bando per le offerte vincolanti che durerà 40/50 giorni. In settembre, quando si programma la stagione invernale, arriverà la scelta del pretendente che, oggi, sono più di venti.

La linea di credito bridge è ossigeno puro per garantire il funzionamento dei villaggi Valtur durante l'estate, il momento di massimo sforzo dell'azienda per tutelare le quote di mercato in una fase di debolezza del mercato italiano. Il rapporto consolidato con Banca Intesa fa credere che sarà ancora questo gruppo, attraverso Biis, a erogare il finanziamento.

Il finanziamento è legale nonostante nello scorso dicembre Roberto Corbella, presidente dell'associazione dei tour operator, avesse avanzato riserve sull'opportunità di prestiti ponte o partecipazioni di capitale da parte di realtà statali o parastatali.

Valtur è in amministrazione straordinaria, è stata ammessa alla legge Marzano, dallo scorso ottobre: dopo l'uscita di scena della famiglia Patti la gestione corrente e la vendita è affidata ai commissari Stefano Coen, Daniele Discepolo e Andrea Guerra che hanno definito il perimetro core del gruppo: una quindicina di villaggi turistici, in Italia e all'estero, detenuti sia direttamente, come rami d'azienda, o attraverso partecipazioni nelle società che li controllano. L'indebitamento del gruppo a fine settembre 2011 era di 483 milioni contro i 303 milioni rilevati alla fine del 2011.

La procedura di vendita dell'azienda è molto difficile (nonostante l'attaccamento viscerale manifestato dei dipendenti) soprattutto per la debolezza della domanda, che investe tutto il mercato, e per un cambio strutturale delle abitudini che tende a ritardare le prenotazioni. I villaggi in catalogo comunque sono tutti aperti, eccetto quello di Kihaad delle Maldive. Tuttavia il brand e le location dei villaggi fanno gola a molti operatori, anche internazionali. E tra i pretendenti segnalati ci sarebbero gli spagnoli di Barcelò, Alpitour, la Rt di Riccardo Toto e il magnate indiano del ferro Pramod Agarwal, proprietario del colosso Zamin Group. - di Emanuele Scarci

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