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Il Sole 24 Ore - ÿþSoffre il mar Rosso, piace il Giappone

Il Sole 24 Ore - ÿþSoffre il mar Rosso, piace il Giappone

15 Febbraio 2011
Per un po' in Egitto i problemi resteranno. E la cosa non lascia indifferenti gli operatori: la protesta ha già fatto saltare un quarto del business, visto che questo mercato incide ogni anno per il 25% sul turismo organizzato, di cui l'85% legato al prodotto Mar Rosso con 1,1 milioni di passeggeri. Diversi operatori stanno convogliando i passeggeri su destinazioni alternative come Canarie e Capo Verde, rafforzando gli impegni in loco, o su mete a lungo raggio che prevedono un'integrazione di prezzo. «Per l'estate i tour operator si stanno attrezzando - spiega Alberto Corti, direttore Federviaggio - ma il gap forte è da febbraio ad aprile-maggio. Il Mar Rosso è il prodotto anticiclico per eccellenza. Le imprese perdono 8 milioni di euro a settimana a causa del blocco».

«L'obiettivo dei nostri associati - dichiara Roberto Corbella, presidente Astoi - è ripartire con energia da Pasqua in avanti».

«Nei primi 10 mesi del 2010 i pernottamenti italiani all'estero - gli fa eco il presidente del Touring Club, Franco Iseppi - sono aumentati del 4,1% superando quota 223 milioni. E' ipotizzabile che la chiusura registri una crescita tra il 3 il 4%, con un +2% di spesa». Tra le destinazioni più visitate il Touring segnala Francia, Spagna e Usa. «Guadagna una posizione la Grecia (che cambia immagine e progetta una strategia di marketing focalizzata sul web, ndr) a scapito del Regno Unito», precisa Iseppi. La Croazia sfiora il milione di arrivi italiani. I Paesi del Nord Africa hanno mantenuto crescite a doppia cifra nel 2010, in particolare il Marocco, che nel suo piano di sviluppo al 2020 dai 210mila italiani movimentati nel 2010 punta per il 2011 a quota 230mila. «Continueremo a promuovere le nuove stazioni balneari» spiega Jazia Santissi, direttrice dell'ente del turismo in Italia. La Spagna ha messo a segno un +3,2% di introiti dal mercato italiano, mentre «prosegue lo sviluppo delle linee aeree low cost su mete alternative» come spiega Ignacio Angulo Ranz, direttore dell'ufficio spagnolo a Milano, che ricorda il successo del programma dedicato alla terza età. Punta alla diversificazione anche la Repubblica Ceca, che mira al +5% di visitatori italiani nel 2011 e si focalizza sul turismo religioso. Riflettori puntati sulla Cina per gli eventi legati all'anno della cultura cinese in Italia. I collegamenti aerei dall'Italia saranno potenziati: si passerà dalle attuali 11 frequenze a 22 voli settimanali (Alitalia da giugno volerà da Roma su Pechino quattro volte a settimana). La Cina, tra l'altro, ha conquistato il terzo gradino sul podio mondiale delle destinazioni turistiche, scalzando la Spagna, dopo l'Italia. Sempre in Oriente, il Giappone conquista gli italiani, nonostante il caro yen, e vede crescere del 5% circa i visitatori dal Bel Paese. Tra le mete emergenti c'è l'Oman, che ha aperto una rappresentanza in Italia e punta a uno sviluppo ricettivo: dagli attuali 7mila a 10mila camere entro il 2020. L'isola caraibica di Antigua, invece, è più raggiungibile dall'Italia - e abbordabile economicamente - grazie ai voli charter diretti operati da Blue Panorama da dicembre. Mauritius, che registra un trend stabile dall'Italia, intende mantenere un target alto di clientela e lancia il marchio Mauritius Essentia, «un progetto di punta diretto al viaggiatore di alto profilo» spiega Paola Cerri, account director dell'ente di promozione in Italia. -- Di Laura Dominici

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