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Il Salvagente - Costa Concordia: l'accordo dopo la tragedia

Il Salvagente - Costa Concordia: l'accordo dopo la tragedia

13 Aprile 2012


Si è conclusa la vertenza del Comitato Naufraghi

Una tragedia che rimarrà nei tristi annali della storia, il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio di quest'anno. Le associazioni dei consumatori hanno prontamente dato vita al "Comitato Naufraghi della Concordia" e portato a termine la vertenza aperta dai passeggeri coinvolti nella sciagura (per la quale a oggi si contano 30 morti e 2 dispersi). Per la prima volta, si è affrontato in termini extra-giudiziali una questione così rilevante, in cui sono stati riconosciuti non solo i rimborsi e i danni patrimoniali ma anche quelli per danno esistenziale (disagio psicologico e danno da vacanza rovinata). L'importo forfetario concordato a titolo di risarcimento è stato superiore ai limiti risarcitori previsti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi vigenti: rimborsi per 3.000 euro e risarcimenti che si aggireranno tra gli 11.000 e i 14.000 euro a passeggero.

"Il valore e l'importanza dell'accordo - hanno spiegato Casa del Consumatore e Assoutenti che sono stati i coordinatori del Comitato, con sede operativa a Genova  sono stati nel trovare soluzioni conciliative e transattive per ottenere la massima soddisfazione dei passeggeri coinvolti nella vicenda, evitando le lungaggini e gli aggravi di spese conseguenti all'eventuale instaurazione di un giudizio". "È un risultato importante valido tra l'altro per i passeggeri con nazionalità di oltre sessanta Paesi senza alcuna distinzione", hanno commentato le associazioni dei consumatori che fanno parte del CNCU (Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Ctcu, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) e che hanno partecipato all'incontro con le rappresentanze dell'Astoi Confindustria e di Costa Crociere. Nello specifico, il rimborso è stato previsto ricomprendendo le seguenti voci: il valore integrale della crociera, comprensivo delle tasse portuali; l'eventuale costo di transfer aerei e bus, inclusi nella pratica crociera e delle spese di viaggio sostenute per il rientro; il rimborso delle spese, mediche e non, sostenute durante la crociera; un importo forfetario di 11.000 euro a persona a titolo di indennizzo, a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, ivi inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito e al danno da vacanza rovinata. Tale importo è stato riconosciuto indipendentemente dall'età del passeggero, considerando anche i bambini, sebbene non paganti.

Un nucleo familiare composto da due persone, ad esempio, in aggiunta a quanto sopra elencato si è visto riconosciuto un importo forfetario di 22.000 euro, così come un nucleo familiare di due adulti e due bambini è arrivato sino a 44.000 euro. In concomitanza, la Compagnia ha avviato altresì la restituzione di tutti i beni presenti nelle casseforti delle cabine, ove sia stato possibile il recupero. Determinante è stata anche l'attività di informazione che le associazioni dei consumatori hanno svolto grazie ai media a loro disposizione (siti web, pagine di Facebook, blog e App) e agli uffici sul territorio, attivando numeri verdi e aprendo sportelli dedicati, presso i quali è stato possibile reperire anche il modulo per attivare la domanda di risarcimento.

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