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Il Roma - Tracce di droga tra i capelli di Schettino

Il Roma - Tracce di droga tra i capelli di Schettino

19 Febbraio 2012

Il disastro - la perizia della procura: «ma il comandante non ha assunto la cocaina, è stato contaminato»

La perizia tossicologica su capelli e urine di Francesco Schettino fa escludere che abbia mai assunto stupefacenti, anche se sulla parte esterna del capello risulta una contaminazione quasi impercettibile da cocaina. È quanto si apprende da fonti inquirenti sulla perizia da cui risulta che Schettino non ha assunto cocaina. La Procura di Grosseto deve ancora ricevere la relazione formale sulla perizia svolta presso l'Università Cattolica di Roma. Ma al momento, da prime comunicazioni informali, i magistrati inquirenti avrebbero, appunto, appreso che dai campioni biologici di Schettino non risulta consumo di droghe, e in particolare di cocaina. La modestissima presenza di tracce di droga verrebbe attribuita al possibile sfioramento dei capelli di Schettino da parte di qualcuno che aveva maneggiato cocaina.

L'associazione di consumatori Codacons giudica però «inattendibile» la perizia relativa ai campioni di urine e capelli prelevati al comandante della Costa Concordia. «I risultati delle analisi sui capelli del comandante, condivisi il 16 febbraio dal consulente della procura di Grosseto, Marcello Chiarotti con i consulenti del Codacons, - riporta un comunicato dell'associazione hanno evidenziato la presenza di cocaina sui capelli e nell'involucro che li conteneva ma totale assenza di metaboliti della cocaina nei capelli dello stesso Schettino». Inoltre, le analisi, scrive sempre il Codacons, «accertano anche l'assenza di sostanze di abuso nelle urine, compresa l'assenza di benzodiazepine, che al contrario sarebbe dovuta essere presente nelle urine, dal momento che il comandante della Concordia aveva dichiarato di aver assunto ansiolitici». Il consulente di parte nominato dal Codacons, Settimio Grimaldi «ritiene tuttavia inattendibili i risultati della perizia, a causa del cattivo stato di conservazione dei reperti (urine e capelli) e ha chiesto dunque nuove e approfondite indagini per capire da dove provenga la cocaina rinvenuta sui capelli di Schettino».

Il Codacons ha presentato oggi istanza di richiesta di nuovi accertamenti alla procura di Grosseto anche scrivendo che «la presenza di cocaina e l'assenza dei suoi metaboliti indica una strana contaminazione passiva da sostanza d'abuso. La presenza di cocaina nel contenitore di carta dei capelli dello Schettino è chiaramente indice di cattiva conservazione del campione». Intanto sull'accordo siglato con Costa Crociere a fine gennaio, definito «storico» dal presidente di Astoi, l'associazione dei tour operator, Roberto Corbella, costituisce un punto di riferimento ed una sorta di "anno zero" nel rapporto tra consumatori ed operatori turistici. Questo, in sintesi, è quanto emerso dalla conferenza-dibattito che si è svolta alla Bit sul tema: «Conciliazione Paritetica: gli effetti della sinergia tra le associazioni dei consumatori e gli operatori turistici». Non solo un traguardo, dunque, ma anche e soprattutto un punto di partenza, un importante strumento per dirimere le controversie all'insegna di un nuovo rapporto tra operatori e consumatori. - di Pasquale Carotenuto

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