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Il Piccolo - Il popolo dei croceristi non crolla

Il Piccolo - Il popolo dei croceristi non crolla

09 Marzo 2012

Niente "effetto Schettino" sui viaggi. Sondaggio Msc rivela che l'84% degli italiani ritiene le navi sicure

Nessun crollo del traffico crocieristico dopo il tragico naufragio della Concordia e l'incendio a bordo dell'Allegra. A prevederlo, mentre già alcuni porti segnalano l'arrivo di navi piene per i prossimi mesi, non è la stessa Costa, bensì la sua più acerrima rivale in Mediterraneo: l'italo-svizzera Msc del sorrentino Gianluigi Aponte. Da un sondaggio commissionato alla società Interactivesu, che ha interpellato 2.524 persone in Italia, Germania, Francia e Spagna, risulta che il 78,5% dei vacanzieri ritiene che il viaggio in crociera sia sicuro e per quanto riguarda i soli italiani questa percentuale sale all'84%. La percentuale diventa plebiscitaria tra coloro che hanno già fatto almeno una crociera: ben il 98% ritiene sicure le navi bianche.

«Altro dato positivo - ha aggiunto il managing director di Msc crociere Domenico Pellegrino - è che il 55% dei vacanzieri italiani ha detto di essere pronto a partire in crociera entro i prossimi 12 mesi, dato che sale al 72% tra chi vi è già stato una volta». Vero è che il sondaggio è stato effettuato prima del secondo incidente che paradossalmente pur non avendo provocato vittime per un effetto sommatoria, rischia di generare gli effetti più negativi. Dopo l'incendio sulla Costa Allegra il trend delle prenotazioni potrebbe subire una flessione stimabile tra il 15 e il 22% secondo Roberto Corbella, presidente di Astoi, organizzazione confindustriale dei tour operator. Non è escluso comunque un travaso di passeggeri proprio da Costa che ora starebbe studiando un rebranding, cioé un ripensamento di nome, marchio e immagine dell'azienda a Msc, dato che oltretutto le navi concorrenti si tallonano in particolare nel Meditteraneo scalando spesso i medesimi porti.

«Una volta concluse le inchieste - ha annunciato Roberto Martinoli, delegato per l'Italia dell'European cruise council - verranno valutati interventi per rendere le navi da crociera ancora più sicure. Ad esempio si potrebbe prevedere un'esercitazione di abbandono nave già prima della partenza». Un buon test per verificare la tenuta di Costa lo darà proprio Trieste dove il marchio genovese proprietà della statunitense Carnival corporation non solo dovrebbe essere primo protagonista per il rilancio dello scalo anche come home port, ma perché è anche entrato nella società che dovrà gestire il terminal. L'anno scorso il movimento passeggeri nei porti italiani (imbarchi, sbarchi e transiti), come ha rilevato "Risposte turismo", ha superato per la prima volta il muro degli 11 milioni con una crescita di quasi il 19% rispetto all'anno precedente. «Relativamente alle previsioni per l'estate 2012 - ha affermato Pellegrino - siamo convinti che si stia già uscendo nella fase di rallentamento delle prenotazioni». Nel 2011 Civitavecchia, in testa, ha registrato 2milioni 577mila passeggeri davanti a Venezia con un milione 786mila. Trieste era appena ventunesima con la miseria di 28mila. Quest'anno però, se è vero che la Costa non crollerà potrebbe recuperare quasi una decina di posizioni. - di Silvio Maranzana

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