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Il Messaggero - Gli italiani rientrano, ma c'è chi non rinuncia alla vacanza

Il Messaggero - Gli italiani rientrano, ma c'è chi non rinuncia alla vacanza

08 Novembre 2015

È iniziato il rientro degli italiani dal Sinai. È decollato dall' aeroporto di Sharm el Sheikh intorno alle 18 di ieri un aereo easyJet con a bordo circa 200 passeggeri di cui 104 italiani. L'aereo è stato fatto atterrare a Londra Luton ed è stato poi predisposto un collegamento Luton-Milano Malpensa. La compagnia ha fatto sapere che sta lavorando «per organizzare anche il rientro degli altri passeggeri nei prossimi giorni». Ma per alcuni che rientrano, molti sono in partenza.

Il disastro aereo dei giorni scorsi sul Sinai non ferma però le partenze degli italiani verso il Mar Rosso. A distanza di una settimana dallo schianto dell'Airbus russo, alle 14 di ieri è decollato il primo volo da Roma Fiumicino della compagnia aerea Blue Panorama, con 135 passeggeri (69 diretti a Sharm el Sheik e 66 a Marsa Alam). Altre partenze sono in programma anche oggi. La voglia di vacanza, dunque, non trattiene i turisti.

Anche se gli effetti di quello che sta succedendo in questi giorni potrebbero vedersi sulle vacanze di Natale. «Cancellazioni? Per ora ne sono arrivate meno di quello che potevamo aspettarci - risponde Pier Ezhaya, vicepresidente di Astoi Confindustria (che associa oltre il 90% dei tour operator)-. Non c'è stato un effetto dirompente. È possibile però che ci sia sul lungo periodo, sulle prenotazioni per il ponte dell'Immacolata e soprattutto per le vacanze di fine anno, quando si arriva a 5-6 mila presenze settimanali». Sembravano comunque sicuri e sereni gli italiani in partenza ieri anche perché «ora i controlli saranno maggiori, mai pensato di rinunciare».

Questi gli stati d'animo percepiti tra i primi 135 passeggeri in partenza per le vacanze a Sharm el Sheikh e Marsa Alam. Tra loro tante coppie di mezza età, alcuni appassionati di subacquea ed un gruppo di 14 giocatori di golf. «Preoccupati? Non direi - dice Marco, sorridendo - ormai da tanti anni andiamo a Sharm per un torneo di golf e sappiamo bene come funzionano certe realtà. Francamente credo che dopo la tragedia dell'Airbus i controlli negli aeroporti locali siano più capillari ed il livello di attenzione ovviamente elevato».

Gli fa eco una coppia di 50enni romani, in partenza per un resort nel Mar Rosso, con un viaggio organizzato: «Non abbiamo mai pensato in questi giorni di rinunciare al viaggio a Sharm el Sheikh e di recarci in un'altra località turistica anche perché siamo molto fatalisti e se deve accadere qualcosa, che accada».