Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
IL MATTINO DI FOGGIA E PROVINCIA - «Un piano nazionale sul turismo» «Un piano nazionale sul turismo»

IL MATTINO DI FOGGIA E PROVINCIA - «Un piano nazionale sul turismo» «Un piano nazionale sul turismo»

31 Dicembre 2020

Da una parte la fotograia dell'Istat che mette nero su bianco una volta ancora la situazione drammatica in cui si trova il turismo italiano: da gennaio a settembre numeri da profondo rosso nelle presenze di turisti stranieri (-68,6%), nelle grandi citta' d'arte (-73,2%) e negli hotel (-54%). Dall'altra gli aiuti messi in campo dal governo oltre sessanta provvedimenti del Mibact dal valore di 11 miliardi di euro per turismo e cultura - ma che agli operatori del settore, "in lockdown da marzo" e "allo stremo", non bastano. "Agli aiuti del Mibact - spiega il ministro Dario Franceschini pubblicando sul sito del dicastero un dettagliato consuntivo degli interventi predisposti nel 2020 - si sommano le misure di carattere generale: dalla cassa integrazione ordinaria e speciale ai fondi integrativi salariali, dai contributi a fondo perduto corrisposti dall'Agenzia delle Entrate in base ai codici Ateco settoriali, ai Tax credit speciali per le spese Covid, ino alle misure del Dl liquidita' a supporto e garanzia delle imprese. Un'attivita' che ha impegnato notevoli risorse umane e inanziarie e che proseguira' ino a quando questi due settori strategici non avranno superato la crisi". Gli aiuti piu' corposi sono per sostenere i lavoratori stagionali, intermittenti e a tempo determinato del settore turistico e termale con 1,2 miliardi di euro e i 2,4 miliardi per il Bonus vacanze a favore di famiglie e gestori con i residui 2020 causa pandemia redistribuiti nel comparto turistico. Ma ci sono anche i 630 milioni per l'esenzione Imu 2020 e la prima rata 2021 e i 450 milioni per contributi a fondo perduto per strutture ricettive e stabilimenti termali. Nel consuntivo, tra gli altri ristori, spiccano anche i 625 milioni per ripianare le perdite subite da agenzie di viaggio e tour operator e 500 milioni per gli esercizi commerciali aperti al pubblico nei centri storici delle citta' d'arte ad alta vocazione turistica per le gravi perdite sostenute. Ma gli operatori non ci stanno. "Undici miliardi sono una cifra altisonante, ma purtroppo la realta' con cui ci misuriamo e' fatta di ristori di importo irrisorio, di poche migliaia di euro per impresa. Ci sono imprese che sono chiuse da 10 mesi e hanno ricevuto un contributo a fondo perduto pari a una piccola parte del fatturato di aprile" dice all'ANSA il presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca. Gli fa eco Marina Lalli di Federturismo: "Gli 11 miliardi di cui parla il ministro Franceschini non li abbiamo visti e in ogni caso la situazione e' talmente grave che, se anche fossero stati stanziati, non sarebbero comunque suficienti a risollevare il comparto e a coprire le perdite subite". Perdite da capogiro quelle calcolate da Alberto Corti, responsabile Confturismo Confcommercio: "Possiamo dire che questa crisi del Covid per il sistema turismo e per i piu' immediati settori collegati costa 100 miliardi di valore della produzione in meno (nel 2019 valeva 190 miliardi)". Preoccupato il presidente di Astoi Conindustria Viaggi Pier Ezhaya: "Il comparto del turismo organizzato - dice - e' in lockdown da marzo, essendo rimasto a fatturato zero da allora. Le prospettive non sono rosee, si prevede infatti una ripartenza non prima dell'estate 2021 ed e' quindi fondamentale snellire ed accelerare i processi di distribuzione delle risorse stanziate nel loro complesso". Dello stesso avviso anche Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, che testimonia: "In molti hanno perso la loro agenzia di viaggi, gli ufici del tour operator...". "Gli hotel stanno morendo nel silenzio generale" spiega Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Conindustria Alberghi, stimando che il solo settore alberghiero a ine anno consolidera' una perdita superiore ai 17 miliardi rispetto all'anno precedente. Sulla reale portata del disastro mette l'accento Massimo Caputi, presidente di Federterme Conindustria: "Dalla crisi del settore del turismo, degli alberghi e delle terme si scatenera' un effetto a catena a dir poco devastante". "Gli 11 miliardi di euro resi noti dal ministro Franceschini, di cui solo 7,4 miliardi di euro destinati direttamente a favore di imprese e lavoratori del turismo, sono assolutamente insuficienti alla copertura della rilevante contrazione di fatturato del settore stimata da Demoskopika in oltre 23 miliardi" dichiara il presidente dell'Istituto Raffaele Rio. Inine il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina guarda al futuro che "preoccupa, nonostante il vaccino": "Sembra impossibile, viste le notizie che arrivano, che il turismo inverta la tendenza entro i primi sei mesi del 2021". "Le drastiche riduzioni delle presenze turistiche che emergono anche dal Report di Istat sui movimenti n ei primi nove mesi del 2020 sono un segnale di allarme. E' urgente un Piano Nazionale sul Turismo fatto di aiuti concreti al settore." Lo dichiara Giuseppe Arleo responsabile dell'Osservatorio sulla ricostruzione economica post Covid-19 di Competere.eu nel commentare lo studio dell'Istituto Nazionale di Statistica. "Urge una politica di incentivi- spiega Arleo- dedicata esclusivamente al turismo, settore che ha avuto notevoli perdite di fatturato con l'avvento della pandemia. Sicurame nte le Regioni maggiormente danneggiate sono quelle a maggiore vocazione turistica tra cui quelle meridionali, unitamente al Lazio e Liguria, oltre al fortissimo rischio di avere compromessa anche la prossima stagione turistica invernale. Numeri impietosi, inoltre, anche nelle presenze turistiche nelle grandi città del Nord. Le stime pubblicate dall'Istat sul Movimento turistico in Italia e, nella fattispecie in merito alle presenze turistiche relative al periodo Gennaio - Settembre 2020, sono impietose rilevando delle drastiche diminuzioni di fatturato in relazione a numeri horror nel settore. Si è rilevato come il calo di presenze straniere sia stato nel periodo sopra citato pari al 68,6% e la presenza nelle grandi città diminuita addirittura del 73,2% e, per concludere, una diminuzione di 74,2 milioni di turisti in meno durante il pe riodo estivo." "Rispetto- conclude Arleo- al boom positivo del 2019, che ha confermato la sua tendenza a Gennaio 2020, già dal mese successivo con l'inizio della pandemia i numeri italiani sono stati davvero impietosi confermando, d'altronde, il trend sul mercato europeo. Sicuramente la considerazione che va fatta è che oltre alla politica dei ristori, sicuramente necessaria e da attuare con procedure veloci e rapide al ine di aiutare un settore in grandissima crisi co me quello turistico occorre ripensare ad una politica di incentivi adatta e molto incisiva afinchè si possa davvero aiutare tutto il comparto turistico e, di rilesso, l'indotto che sta attraversando parimenti un periodo di profonda crisi. Aiuti e incentivi mirati sia agli adeguamenti edilizi al ine di salvaguardare la salute degli operatori e degli ospiti, su cui sicuramente si potrebbe ampliare la misura delle detrazioni edilizie del 110% che, con il supporto operativo del sistema creditizio, potrebbe davvero dare nuova linfa agli adegumenti strutturali degli opiici. Parimenti sarebbero davvero importanti sgravi e aiuti concreti sul costo del lavoro con decontribuzioni e abbassamento delle imposte sullo stesso. Un notevole passo in avanti, poi, potrebbe essere dato con aiuti a fondo perduto al riammodernamento delle attrezzature e degli arredamenti, magari con dei fondi ad hoc da stanziare tramite Invitalia destinato alle imprese turistiche già operanti oppure tramite gli Enti regionali con misure agevolative che abbiano procedure rapide e veloci."

Fonte = IL MATTINO DI FOGGIA E PROVINCIA 31/12/20