Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
Il GiornaledelTurismo - ASTOI audita dalle commissioni di Camera e Senato sul recepimento della Direttiva Pacchetti

Il GiornaledelTurismo - ASTOI audita dalle commissioni di Camera e Senato sul recepimento della Direttiva Pacchetti

27 Aprile 2018
Il 24 aprile ASTOI, nella persona del Direttore Generale, Flavia Franceschini e del consulente legale dell’Associazione, Avv. Silvana Durante, è stata audita dalle Commissioni Speciali riunite di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2015/2302, relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati.

In tale occasione l’Associazione ha ricordato di aver partecipato attivamente ai lavori preparatori del tavolo tecnico istituito presso il MiBACT e, allo stesso tempo, ha evidenziato come lo stesso Ministero, nella relazione illustrativa, abbia chiarito che, per via dei tempi ristretti per l’attuazione della direttiva, non sia stato poi avviato un ulteriore confronto con le Associazioni coinvolte sullo schema di decreto di recepimento. ASTOI ha ricordato che i Tour Operator sono imprese che risiedono sul territorio nazionale, pagano le tasse in Italia e sono i primi destinatari del testo di prossima emanazione.

L’Associazione ha prodotto una memoria, depositata agli atti e contenente alcune proposte emendative relative, in particolare, agli artt. 41, 42 e 46 dello schema di decreto.

Le proposte formulate da ASTOI, illustrate nel dettaglio alle Commissioni Speciali, sono volte sostanzialmente a: 1) scongiurare il proliferare del contenzioso giudiziale, rischio molto concreto dovuto a previsioni o aree grigie del testo che lasciano numerosi margini di incertezza interpretativa  o ampio spazio a comportamenti che, verosimilmente, contribuiranno ad accrescere il numero dei procedimenti innanzi ai giudici; 2) riequilibrare le responsabilità e gli oneri ai quali i Tour Operator sono sottoposti, evitando un ingiustificato ed iniquo aggravio di costi per queste imprese; 3) non creare incongruenze o disallineamenti tra la nuova normativa e le previsioni contenute nel nostro ordinamento giuridico.

Non rimane che attendere il testo definitivo.