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Il Giornale del Turismo - Tempesta sul Fondo di Garanzia

Il Giornale del Turismo - Tempesta sul Fondo di Garanzia

23 Luglio 2013


Nuove preoccupazioni all orizzonte per il mondo dei tour operator e delle agenzie di viaggio. Presso la XIV Commissione Senato  Politiche dell Unione europea  si sta completando l analisi del Disegno di Legge Europea 2013 che, tra le altre disposizioni, prevede all art. 5 il raddoppio del gettito per il fondo di garanzia, nato nel 1999 per rimborsare e tutelare i clienti in caso di insolvenza dell operatore con il quale avevano prenotato un pacchetto di viaggio. All orizzonte c è la possibilità che il nuovo dispositivo obblighi le compagnie di assicurazione a raddoppiare il versamento annuale al fondo, e, di conseguenza, che le agenzie di viaggi debbano accollarsi il raddoppio dal 2 al 4% dei premi sulle polizze di responsabilità civile stipulati. L eventualità ha provocato una levata di scudi generale da parte delle associazioni di categoria che temono quale effetto della novità, un aumento dei costi dei pacchetti turistici senza peraltro offrire una maggiore protezione ai turisti.  Abbiamo più volte contestato la gestione del Fondo di Garanzia, che esclude la partecipazione delle associazioni di categoria, che rappresentano quelle stesse aziende che contribuiscono al finanziamento del Fondo stesso  attacca il presidente di Fiavet, Fortunato Giovannoni - Inoltre, rimangono perplessità su uno strumento fondamentale per la tutela dei turisti ma che presenta una gestione complessa e discutibile delle risorse, con richieste di rimborso che ancora oggi risultano inevase e con una situazione patrimoniale non in grado di adempiere al ruolo per cui è previsto .

I DUBBI DI FEDERVIAGGIO

Più caustico il commento del presidente di Federviaggio, Luca Patanè, che vorrebbe sapere dal Governo  che fine hanno fatto i 3 milioni di euro che il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 28 maggio 2010 aveva stanziato con un prelievo dalle cosiddette  multe antitrust per finanziare il fondo nazionale di garanzia del consumatore di pacchetti turistici . A proposito delle norme contenute nel dispositivo in discussione, Patanè precisa di non avere nulla in contrario sul principio visto che, oltretutto, a stabilire questo tipo di garanzia è una precisa norma europea, e che il fondo, operativo dal 1999, ha risorse insufficienti a svolgere i compiti per i quali è stato istituito. Tuttavia, sostiene, non quadrano né i conti né i presupposti di un provvedimento che rischia di causare un incremento dei costi di produzione e dei prezzi.  Dal 2010  ricorda poi il Presidente di Federviaggio - il fondo attende che venga reso disponibile l importo di 3 milioni stanziati con tanto di Decreto del Ministero dello Sviluppo. Se tale importo fosse stato effettivamente versato come previsto, il fondo non verserebbe nello stato di incapienza attuale, e tutte le domande di rimborso di cittadini aventi diritto, attualmente pendenti, sarebbero già state ampiamente evase . Secondo Federviaggio, devono essere totalmente riviste le regole stesse del fondo:  La relazione che accompagna il provvedimento - sottolinea Patanè - parla esplicitamente di irregolarità del flusso di denaro che alimenta il fondo e di una complessa e lunga procedura per l assegnazione e la riassegnazione annua delle somme a esso destinate con il sistema di prelievo dai premi delle polizze: ma raddoppiare l afflusso di denaro su uno strumento tanto inefficiente è come versare acqua in un contenitore che perde .

L EMENDAMENTO DI ASTOI

Sconsolato invece Nardo Filippetti, presidente di Astoi:  Ormai abbiamo capito che la politica è incapace di fornire risposte concrete alle esigenze delle imprese di questo settore, perennemente negletto e sottostimato, ma, sinceramente, credevamo che almeno le esigenze dei consumatori  turisti potessero avere maggiori chances di ascolto . L Astoi si è fatta anche promotrice di un emendamento per evitare tale in