Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
Il Giornale del Turismo - Astoi-vettori, decolla il confronto

Il Giornale del Turismo - Astoi-vettori, decolla il confronto

14 Febbraio 2015
 

L’Associazione scrive alle compagine aeree ed organizza un ciclo di incontri per discutere temi-chiave quali il ‘supplemento carburante’, il 'ticket time limit' e le penali in caso di impedimenti alla partenza

Reimpostare il rapporto tra tour operator e compagnie aeree nella condivisione di regole chiare ed uguali da entrambe le parti: questo l’obiettivo di Astoi. L’Associazione confindustriale dei tour operator italiani ha scritto allo scopo una lettera a dieci tra i principali vettori per fatturato generato. Si tratta di una mossa dettata da una certa stanchezza nei confronti dello status quo, per usare un’espressione attenuativa di una situazione illustrata nel dettaglio da Andrea Mele, vicepresidente di Astoi e responsabile del Gruppo Vettori di Linea all’interno dell’Associazione.

“Siamo giunti al punto di non ritorno di una vicenda non più sostenibile – esordisce – Constatiamo il continuo deterioramento della dialettica e del rapporto commerciale con le compagnie aeree, che hanno un approccio sempre più unilaterale e ci trattano come se fossimo loro dipendenti quando invece abbiamo pari dignità. Inizieremo dunque un ciclo di incontri grazie ai quali confrontarci con i singoli vettori per reimpostarne l’atteggiamento futuro”.

La lettera è stata firmata dai principali soci di Astoi, fatto che assume un’indubbia valenza commerciale perché ad ogni nome corrisponde un grande brand del tour operating italiano e quindi, in filigrana, un volume d’affari consistente.

“Siamo compatti, parliamo ad una voce e denunciamo pratiche scorrette in cima alle quali c’è il cosiddetto ‘supplemento carburante’, ormai vera e propria tariffa mascherata”. Il supplemento carburante, tecnicamente ‘YQ’, nacque all’indomani delle Torri Gemelle e dello shock conseguente all’attentato aereo, ma ad emergenza terminata non è affatto sparito, conoscendo invece il fenomeno inverso.

“Mentre la tariffa vera e propria, quella su cui i vettori riconoscono l’1% di commissione, si è abbassata o è rimasta invariata, la componente YQ è cresciuta progressivamente nel corso degli anni – spiega Mele – Ad ulteriore dimostrazione del fatto che si tratta di una tariffa mascherata, un ennesimo dato: da luglio scorso ad oggi il costo del greggio è diminuito del 130%, ma di abbassamento dell’YQ nemmeno l’ombra, anzi”.

Non è l’unico esempio di condotta sleale dei vettori. L’elenco, infatti, prosegue con il 'ticket time limit', che prima era saltuario ed oggi è diventato prassi collaudata grazie alla quale le compagnie fanno cassa. “Noi ragioniamo sulla data di partenza, non di prenotazione – specifica Mele – Il biglietto da acquistare entro breve tempo incide sul cash flow, perché dobbiamo anticipare soldi senza che vi sia stato nemmeno un incasso, visto che di frequente il viaggio è dopo mesi, specie se di nozze ma non solo.

I vettori sono B2C, noi B2B ed abbiamo determinati meccanismi e tempi di produzione, perché dietro un pacchetto c’è un procedimento articolato – sottolinea il vicepresidente di &a