Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
Il Gazzettino - Turismo, troppi hotel vecchi

Il Gazzettino - Turismo, troppi hotel vecchi

02 Novembre 2012


Il ministro Gnudi propone la rottamazione di quelli inadeguati. Il Veneto replica: «Tavolo per le molte strutture
fuori mercato»

«Troppi e troppo vecchi i 34 mila alberghi presenti in Italia». Il ministro Piero Gnudi intendeva puntare l'indice quindi anche contro i 3088 alberghi (quasi la metà è datato) che ci sono in Veneto e poco più di 1500 attivi in Friuli-Venezia Giulia. Hotel vetusti, secondo il Piano strategico nazionale sulla "rottamazione degli hotel", uguale a poca efficienza e quindi scarsa attrazione di turisti. Astoi Confindustria Viaggi plaude: "la rottamazione s'ha da fare", ne va del futuro della più grande industria italiana, il turismo appunto. Federalberghi va più cauta. Marco Michielli, presidente veneto, "approva con distinguo". «Sì alla rottamazione, ma intelligente". In effetti quanto ci sia da "rivedere" del patrimonio alberghiero del Veneto non si sa. «Mai fatto un censimento sulle condizioni dell'esistente - ammette - Anche se sappiamo tutti che la maggior parte degli hotel è anzianotta. E cosa accade? Quando l'hotel è gestito dal proprietario uno sforzo per migliorarlo è quasi ovvio, quando è in affitto non sempre avviene». Ma il problema sollevato da Michielli è anche un altro: gli hotel con meno di 40 camere (sempre che non siano in un'area strategica come Venezia), oggi sono in perdita. Troppi costi e pochi ricavi. Da qui la proposta che parte dal Veneto per superare la "rottamazione". Due i canali che secondo Michielli vanno perseguiti: il "premio cubatura" per chi ha terreno edificabile e può espandersi. Se un albergo ha molto terreno e fatto salva l'area verde e i parcheggi, può espandesi, perchè non aiutarlo? - spiega Michielli - Questo serve per migliorare anche la recettività, ammodernare. Non dimentichiamoci che c'è la crisi, ma che prima o poi dal tunnel si uscirà e che il Veneto non può trovarsi impreparato». La seconda proposta è ancora più provocatoria: il Veneto, ma soprattutto il litorale, ha moltissimi piccoli alberghi l'uno accanto all'altro. «Perchè non facilitare dei percorsi per cui due proprietari con piccole realtà possano fondersi e creare una struttura efficiente, moderna e che necessiti di meno personale per la gestione». Proposte destinate a finire quanto prima su un tavolo di concertazione. «La nostra filosofia è non altri nuovi algherghi, ma albergi più nuovi - chiosa Michielli - D'altra parte un hotel da 150 stanze oggi costa in media 25 milioni di euro. Pochi riescono a costruirli, e chiederne di nuovi significa affidarsi ad investitori stranieri, depauperando ancora di più il patrimonio locale». Del resto Nardo Filippetti, presidente dell'Astoi, denuncia che «l'assenza di qualità non paga mai e sottrae competitività, specie in un panorama di sempre più agguerrita concorrenza internazionale». Il Veneto ha comunque constatato che negli ultimi 10 anni si è consolidato l'utilizzo sempre minore di alberghi di bassa categoria, a fronte di un incremento della crescita di quelli di alta fascia: tengono infatti prevalentemente i 4-5 stelle. In un solo anno gli hotel a 4-5 stelle sono aumentati di 22, per un totale di 3500 posti letto. Dal canto suo l'assessore al Turismo del Veneto Marino Finozzi sottolinea che i percorsi indicati da Michielli e l'esigenza di ammodernare sono anche nelle corde della Regione. «Perfettamente d'accordo nel consentire ad ampliare gli hotel, è l'unico percorso per facilitare gli ingressi - sottolinea - E per facilitare questo percorso abbiamo introdotto un meccanismo di semplificazione per accedere a fondi di rotazione destinati agli operatori. È cresciuto l'utilizzo di questi strumenti, ma chi deve metterci del proprio ha difficoltà». In tal senso è stato creato anche il "tavolo delle sinergie" che ha dato vita ad un confronto che le realtà che compongono competenze regionali. «Ci siamo già incontrati con gli assessorati all'urbanistica, sanità, formazione a