Guida Viaggi sito web - I benefici della Marzano a Valtur

E' spaccatura tra le associazioni

Non si placa la querelle aperta da Roberto Corbella, presidente di Astoi, sull'applicazione della legge Marzano a Valtur. "Qualora i commissari non avessero trovato un vero acquirente, si astengano dall'inventare soluzioni nelle quali lo Stato si assume rischi d'impresa". Lo appoggia Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria. "Le imprese sono tali perché devono saper gestire i deficit, non devono insidiare la già incerta ricchezza del Paese. Se un'impresa non riesce a stare in piedi e necessita di un aiuto pubblico per rilanciarsi preferiremmo che lo stesso aiuto fosse investito sulla ricchezza del territorio, ad esempio".

Diametralmente opposta la posizione di Cinzia Renzi, presidente Fiavet. "In Italia moltissime imprese non turistiche hanno avuto accesso ad aiuti pubblici che tutti noi abbiamo pagato. E' la prima volta che un'azienda del turismo ha accesso alla Marzano, questo significa che il turismo rientra in parametri industriali". Alberto Corti, direttore di Federviaggio, aggiunge: "E' una procedura standard, non vedo perché il fatto che ne usufruisca Valtur, che ne ha i requisiti, generi tante polemiche. La legge Marzano ha delle caratteristiche che consentono il riassetto societario, Valtur ha presentato domanda ed è stata accolta, il giudizio di superficialità in questa concessione mi sembra un po' superficiale, anche perché noi non abbiamo in mano gli stessi elementi dei commissari". "Infine - conclude Corti - non è detto che vadano perduti gli investimenti su Valtur, potremmo tutti essere contenti di veder rinascere un marchio che è l'orgoglio del turismo italiano".