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Rassegna stampa Astoi
Guida Viaggi - Pd: dubbi governance

Guida Viaggi - Pd: dubbi governance

11 Febbraio 2013


Un cahier de doléances a tratti propositivo, ma senza scendere troppo nel dettaglio: questo è stata la
conferenza nazionale per il turismo del Pd , divenuta involontariamente un appuntamento elettorale, finora l'unico. Alla fine della giornata, le conclusioni di Enrico Letta, vicesegretario del Pd, non discostavano dal saluto iniziale di Armando Cirillo , responsabile turismo . Si spera abbiano preso atto della concretezza di quello che è stato detto nel mezzo dalle imprese. La questione che lascia maggiori dubbi è quella della governance. Cirillo afferma: " Il turismo rientrerà nelle strategie del ministero dello Sviluppo economico, ricostruendo il Dipartimento per mettere in equilibrio i poteri nazionali e regionali e coordinarsi con gli altri ministeri ".

Vasco Errani, presidente della conferenza delle Regioni, e gli assessori regionali al turismo, condividono questo allineamento al Piano Gnudi. Angelo Berlangieri, assessore ligure, è addirittura infastidito che si parli di titolo V. Stefano Fassina , responsabile economia e lavoro del Pd, non è d'accordo: " Ci deve essere una regia nazionale robusta, non solo per la promozione, ma per una politica industriale, se necessario anche modificando il titolo V: è vero che si può aggirare la legge, ma le leggi vanno fatte quando sono decisive e aiutano a risolvere i problemi ".

Questione decisiva

Difatti è una questione " decisiva " per Renzo Iorio , presidente Federturismo Confindustria . "Se ogni Regione destina il 50% dei suoi investimenti in promozione all'Expo 2015 affidandosi all'Enit, a quel punto modificare il titolo V non è un fattore di primaria importanza ", dice parafrasando l'assessore ligure. Cirillo, cui chiediamo spiegazioni su questa ipotesi - ovviamente irrealizzabile - è perplesso: " Se non riusciremo secondo il nostro progetto che recupera il Piano del turismo, avvieremo l'iter, per adesso cerchiamo di essere propositivi ". Vediamo quindi quali sono le proposte: un Enit trasformata in Spa, l'avvio definitivo di Italia.it, l'istituzione dell'Osservatorio Nazionale (battaglia da tempo portata avanti da Astoi e ribadita dal presidente Nardo Filippetti). Vi è poi la " ferma volontà " di aiutare la piccola e microimpresa con agevolazioni, di contrastare l'abusivismo, accontentando il vicepresidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli, il quale apprende da Fassina che " l'Imu per le imprese dovrebbe essere al livello di prima casa ". Enrico Letta, infine, garantisce " una revisione della tassa di soggiorno ", facendo intuire che la vorrebbe omogenea, inclusa nel pacchetto turistico, trasformata in tassa di scopo. Tutto rigorosamente al condizionale, come usa in politica. Sempre meglio che non proferir verbo. - di L.S.

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