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GUIDA VIAGGI - IL TURISMO ORGANIZZATO È AGLI STATI GENERALI. CHIEDE UN CAMBIO DI PASSO

GUIDA VIAGGI - IL TURISMO ORGANIZZATO È AGLI STATI GENERALI. CHIEDE UN CAMBIO DI PASSO

28 Ottobre 2022
Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi, Fiavet Confcommercio e Maavi Conflavoro si presentano unite agli Stati Generali del Turismo, convocati a Chianciano Terme oggi e domani, nella sessione dedicata al comparto che si terrà sabato mattina. 

La novità

La presenza del turismo organizzato, una novità per gli Stati Generali, è stata ottenuta grazie al lavoro congiunto delle associazioni che da oltre due anni ormai collaborano attivamente per il rilancio ed il sostegno del settore. Gli Stati Generali sono un momento strategico di confronto per il turismo italiano. La partecipazione delle sigle rappresentative del turismo organizzato è fondamentale al fine di promuovere e valorizzare il ruolo e l’importanza della filiera delle agenzie di viaggi e dei tour operator nel mercato turistico e nell’economia italiana – affermano in una nota congiunta Aidit, Assoviaggi, Astoi, Fiavet e Maavi.  

L’intervento coordinato delle associazioni

Il lavoro di armonizzazione e di allineamento, fatto dalle sigle durante questi due anni di pandemia, ha portato ad un intervento coordinato che si terrà proprio in occasione degli Stati Generali del Turismo. Attraverso gli interventi condivisi dei rispettivi presidenti delle diverse associazioni, verranno illustrate le caratteristiche e le dinamiche del comparto e sarà data evidenza al valore delle imprese e dei professionisti che vi operano. Saranno messe a fuoco le criticità che ne bloccano il rilancio; dall’eccesso di burocrazia alle altre zavorre che impediscono a queste imprese di competere alla pari con quelle degli altri Paesi – sottolinea la nota.

Serve una vera politica industriale

Serve un cambio di passo, una vera politica industriale che veda il Ministero competente agire in un ruolo di propulsore, per dare al sistema italiano del turismo organizzato gli strumenti per crescere e recuperare il tempo perduto in questi ultimi anni di blocco forzato.  
Vedere cinque sigle che hanno identità e storie diverse collaborare per apparire più leggibili alle istituzioni e più coordinate nelle richieste è un passo importante – sottolinea la nota – volto a mettere a fattor comune le esperienze e la pluralità di pensiero delle associazioni. Questo perché bisogna mantenere alta l’attenzione verso un segmento del turismo poco compreso nella sua complessità; si dimentica troppo spesso che il comparto delle agenzie di viaggio e dei tour operator accoglie circa 10mila imprese e occupa più di 80mila addetti, tra diretti e indiretti, per un giro d’affari, prima del Covid, pari a circa 13 miliardi di euro. Un segmento che con il proprio lavoro contribuisce alla costruzione del Pil e svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’intero Paese.  

Open air, Apc c’è

Anche Apc, l’Associazione Produttori Camper e Caravan, parteciperà agli Stati Generali del Turismo, evento che segna l’inizio del processo di elaborazione e adozione del Piano Strategico del Turismo 2023-2027 da parte del ministero del Turismo. L’evento vede la presenza dei principali rappresentanti degli organismi internazionali e nazionali di settore e delle aziende italiane del segmento travel. Nella sessione dedicata al comparto open air, Ludovica Sanpaolesi, direttore generale Associazione Produttori Caravan e Camper, parlerà di turismo itinerante e del fenomeno del caravanning a livello europeo, evidenziando caratteristiche e vantaggi di questo tipo di turismo per il fatturato turistico in Italia. Un intervento volto a sensibilizzare le istituzioni a sostenere lo sviluppo futuro del comparto come asset strategico del turismo en plein air a garanzia di una camper experience ai livelli degli standard europei.
“La partecipazione di Apc agli Stati Generali del Turismo rappresenta un momento importante che vede l’associazione tra i protagonisti della programmazione turistica nazionale del prossimo quinquennio – afferma Sanpaolesi -. Con il nostro contributo desideriamo condividere con le istituzioni e gli altri attori del settore quanto stiano evolvendo le dimensioni del fenomeno europeo del turismo itinerante ed evidenziarne i vantaggi in termini economici. Il camperista è cambiato molto nel tempo, si parla ormai di un modo di vivere l’esperienza itinerante che prevede un alto livello di comfort, attenzione all’ambiente e tecnologie avanzate. Con 18 milioni di turisti itineranti che viaggiano in Europa notiamo un potenziale economico complessivo che supera i 23 miliardi di euro per i territori. Sono numeri che non passano inosservati e che rappresentano una grande opportunità per il futuro turistico del nostro Paese”, afferma  Sanpaolesi.

Agriturist presente

Tra i temi trattati anche l’enogastronomia, infatti il presidente di Agriturist (Confagricoltura), Augusto Congionti, interverrà il 29 ottobre alla tavola rotonda “Le altre esperienze turistiche a tema enogastronomico”.In ognuna delle venti regioni italiane, ricorda Agriturist, sono presenti in media più di quaranta denominazioni tra Dop, Igp, Stg. Campagne, borghi e paesaggi rendono unico l’appeal del nostro territorio per i turisti in cerca di una vacanza all’insegna della natura, di cibo genuino e di buon vino. Sono 14 milioni gli enoturisti, che incidono in media per il 27% del fatturato delle aziende vinicole. Il 71% del totale degli stranieri viene in Italia per godere della gastronomia, mentre il 33% cerca la natura.“L’enogastronomia è solo una delle infinite opportunità che offrono ai loro ospiti le aziende agricole e ancor più gli agriturismi. Va messo in evidenza quanto la crescita economica di un territorio – afferma Congionti – passi indissolubilmente dai prodotti dell’agricoltura. L’agriturismo è nato da Agriturist, da cui prende il nome, quasi 60 anni fa, per proporre questa forma diversa di turismo, che ha avuto successo evolvendosi nel tempo. Oggi, le 25.000 aziende agrituristiche, nonostante la crisi, hanno continuato ad investire offrendo infinite declinazioni di ‘turismo esperenziale’, che parte proprio dal legame profondo dell’agricoltura e i suoi prodotti con l’enogastronomia e il territorio. Il grande ritorno degli stranieri e il bilancio complessivo molto positivo di quest’estate allungata – sottolinea il presidente di Agriturist – si è scontrato frontalmente con la crescita esponenziale dei costi per le aziende. Nelle strutture con ristorante e piscina, gli aumenti sono stati così forti che, pur lavorando di più e incassando di più, abbiamo guadagnato meno. L’intera filiera del turismo ha bisogno di attenzione e di una riflessione che coinvolga tutti gli attori, per rilanciarla in un’ottica costruttiva di sistema”, conclude Congionti.

Fonte = GUIDA VIAGGI 28/10/22