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Guida Viaggi - Fondo di Garanzia: corsa contro il tempo - Ministero e imprese in un faccia a faccia senza sosta

Guida Viaggi - Fondo di Garanzia: corsa contro il tempo - Ministero e imprese in un faccia a faccia senza sosta

05 Ottobre 2015

Una platea di assicuratori e banche al convegno sugli esiti del Fondo di Garanzia tenutosi a NF15. Non poteva essere altrimenti, perché il fondo va trasferito ai privati che lo hanno alimentato senza beneficiarne, e il problema sembra essere il " come ", ma soprattutto " da chi ". Un problema che va risolto immediatamente, perché dal primo gennaio 2016 entra in vigore la normativa che mette le aziende nell'impossibilità di rispettare la legge. L'antefatto è questo: l'Europa ha "bacchettato" l'Italia. Il denaro che le aziende del turismo versavano nel Fondo di Garanzia giace nel bilancio pubblico e l'Europa dice che la pubblica amministrazione non può fare da " banca " per i soldi delle imprese, ma deve esserne solo garante. Per di più, nonostante chiare leggi sulla trasparenza della pubblica amministrazione, ad oggi, nessun governo succedutosi negli anni, è riuscito a dirci a quanto ammonti il fondo.

 "Quanto meno - dice Luca Battifora , presidente Astoi - per la prima volta in Francesco Tapinassi, dirigente presso il Mibact, siamo riusciti ad avere un interlocutore, anche se dobbiamo rammaricarci perché le nostre osservazioni sono state recepite con intenti correttivi piuttosto che propositivi ", E' infatti cambiata nel frattempo un comma nella normativa sulla responsabilità del turista e degli " organizzatori del viaggio " ovvero i tour operator. 

Spiega Tapinassi: " Attualmente il problema più urgente è quello dell'infrazione contestata dall'Europa, e il fondo va trasferito subito dalla gestione pubblica a quella privata, seppur controllata da un organo super partes che può essere pubblico, ma bisogna capire quali saranno i privati che lo alimenteranno ".

Un problema successivo se vogliamo, ma che inficia sulle decisioni urgenti; perché se paga " pantalone "- come ha fatto osservare Luca Battifora ricordando i 23 milioni sborsati dagli operatori in occasione della crisi egiziana per far rientrare tutti i turisti - Pantalone dovrebbe decidere chi gestisce e chi controlla. " Apprezzo il dialogo con il Mibact " ha detto il presidente di Astoi consapevole che le normative varate a livello legislativo viaggiano su binari diversi da quelle del Ministero, come ha ribadito con fermezza Tapinassi. " Bisogna quindi partire dalla fine per arrivare a risolvere il problema alla radice: la discussione è aperta sulle modalità di alimentazione di questo fondo, altrimenti - assicura Battifora - dal primo gennaio 2016 nessuno sarà in grado di rispettare la legge, perché, nel caso di default del t.o. chi può organizzare il rientro del consumatore dal viaggio? Si tratta di una responsabilità oggettiva dì copertura del cliente che non possiamo dare ". Si insiste per capire chi dovrebbe gestire il fondo e a quel punto Battifora è netto " Il fondo va gestito da chi gestisce fondi, noi ci occupiamo di viaggi ". 

Tapinassi da parte sua assicura che "l'ufficio legislativo del ministero sarà coinvolto in questo processo", che presto tutte le imprese che hanno fatto domanda saranno rimborsate, e quelle che vogliono essere aiutate dispongono di un tutorial online per esser facilitate nelle domande. " Abbiamo fatto un gran lavoro per rendere la pubblica amministrazione 'amica' delle imprese e trasparente ". E a questo proposito promette che presto l'ammontare del fondo e le assegnazioni saranno resi pubblici con chiarezza. - di Letizia Strambi

  • GuidaViaggi n°1487- pag 7
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