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Rassegna stampa Astoi
Guida Viaggi - Dopo la rivoluzione si ricostruisce

Guida Viaggi - Dopo la rivoluzione si ricostruisce

19 Giugno 2012


Per il segmento è come un post '68, ma il prodotto ha ancora spazio per crescere

Villaggio, una menzione un po' datata secondo Roberto Corbella, già presidente Astoi, seppur sia stato "rivoluzionario, quasi come il '68. C'è futuro, ma deve avere la capacità di reinventarsi - osserva il manager villaggio 'blindato 'ha fatto un po' il suo tempo, sebbene il cliente si appaghi grazie ad una serie di aspetti specifici frutto di segmentazioni molto di nicchia". Un esercizio importante, secondo Corbella, però l'altro è "quello di portare il cliente al di fuori del villaggio". Ogni prodotto deve sapersi reinventare a seconda delle esigenze del mercato, "basti dire che molti guardano se nel villaggio c'è il wi-fi".

Oggi non è in discussione il format, "che conserva una fascia di estimatori (in particolare le famiglie) - osserva Luca Battifora, direttore generale Mondo di Vacanze, G40 Travel Group -, mentre la vendita si gioca su due aspetti: budget di spesa del cliente e servizi offerti dal prodotto, quando c'è equilibrio tra questi due fattori la vendita si realizza". Di fronte ad un cliente che acquista sempre più per "esperienza e meno per destinazione", accanto al dove si fanno strada altri fattori nel determinare la scelta, diventano così altrettanto importanti "servizi e prodotti collaterali che il cliente può fruire all'interno della struttura". Per questo il manager pensa che il villaggio dovrà offrire in forma sempre più qualificata "specializzazioni, palinsesto di eventi, infrastrutture, che consentano al consumatore di coniugare il concetto tradizionale di vacanza con passioni, interessi, necessità". Il villaggio resta una formula vincente, ma è cambiato molto rispetto alle origini. E' la constatazione di Emmer Guerra, direttore Aviomar, che mette in guardia sul fatto che "la vacanza villaggio o club sembri meno richiesta, a vantaggio di strutture alberghiere che offrono un mix tra albergo tradizionale e villaggio. Con animazione soft, strutture per bambini, pasti inclusi, ma non troppo per poter uscire alla scoperta del territorio".

Le strutture che si presentano come villaggio che intercetta le esigenze del cliente stanno registrando le performance migliori e per il t.o. sono il Garden Beach a Cala Sinzias, il Liscia Eldi a San Teodoro, oltre al Corte dei Tusci, vicino a Follonica. L'orientamento dei villaggisti è virare su un servizio sempre più personalizzato "in base al target di riferimento - afferma Paola Peracchiotti, responsabile prodotto Villaggi Bravo -. Dovremo analizzare quali sono i dettagli che possono rendere unica la vacanza di una coppia piuttosto che di una famiglia o di un gruppo di amici". Solo cosi si può fare la differenza sul mercato. Migliorare i servizi e offrire prodotti sempre più targettizzati, la partita è questa.

"Offrendo soluzioni per nicchie di mercato - aggiunge Stefano Pompili, direttore generale di Veratour - per chi ha intolleranze alimentari o ama sport di nicchia, oltre all'organizzazione di settimane speciali dedicate a una passione, come per la scuola di tango". Lo spazio per sperimentare c'è. Quest'anno nei village di Eden Viaggi c'è 11 Tarta Club, già provato nel 2011 in alcune strutture, per i piccoli ospiti dai 3 ai 12 anni, con un programma ed eventi tematici. In questa stagione è partita la fase test del Jek Club, il nuovo Junior Eden Club per ragazzi dai 13 ai 17 anni.

All inclusive: t.o. e adv concordi

Tutto incluso e prezzo finito. E' ciò che cerca il cliente, desideri che si traducono nell'offerta di "spensieratezza, libertà, prodotto multi-tasca, comfort, ma anche la possibilità di scoprire la realtà esterna al villaggio". E' la promessa di Club Med,