Guida Viaggi - Codice: il Senato approva con riserva
La 10ª Commissione permanente del Senato ha approvato il Codice del Turismo varato dal ministero. Ha espresso parere favorevole il 5 aprile scorso ponendo tuttavia delle condizioni. Una notizia positiva per gli alberghi, che potranno esercitare anche attività di ristorazione indipendente con un'unica autorizzazione. Lo stesso vale per altre attività affini, come quelle relative al benessere o all'organizzazione congressuale. Nel Mice, come più volte il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca aveva osservato, questo costituiva un problema non di poca rilevanza, con burocrazia e fiscalità separata per ogni attività interna. Un provvedimento che scontenterà, invece, molti Pco, i quali si vedranno privati del loro ruolo di mediatori unici nell'organizzazione dei congressi. In sospeso Il punto dolente del Codice invece resta in sospeso. " Quanto alle disposizioni che regolano le modalità di assicurazione per i casi di insolvenza o fallimento del venditore o dell'organizzatore - si legge negli atti della X Commissione del Senato si segnala l'esigenza di un chiarimento circa la permanenza del Fondo di garanzia, invitando il Governo a valutare l'opportunità di confermarne e garantirne l'operatività e di affiancare a tale forma di garanzia la previsione di polizze di assicurazione ".
"Sulla questione del Fondo di garanzia e delle polizze assicurative ci sono stati da parte nostra elementi di forte incertezza - dichiara Roberto Corbella , presidente Astoi - nessuna assicurazione è disponibile a coprire danni da situazioni non dipendenti dalla volontà del tour operator, o lo è a costi improponibili ". " Addirittura - prosegue Corbella - potrebbero verificarsi contenziosi anche per il rischio d'insolvenza o di fallimento; se si pensa di tutelare il consumatore si fa l'opposto, perché tali coperture andranno per forza ad incidere sul prezzo finale del prodotto ".
Un tema caro ad Assoturismo che da tempo ha intrapreso una lotta anche in Commissione europea per tutelare le professionalità italiane nei confronti della normativa comunitaria che preve