Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
Guida Viaggi - City tax per decreto

Guida Viaggi - City tax per decreto

15 Febbraio 2011

Aica , Astoi , Confturismo , Federalberghi e Assoturismo si trovano invece a combattere contro la tassa di soggiorno, passata, dopo il pareggio in Bicamerale, per decreto. Prevista fino a 5 euro per notte, secondo la classificazione delle strutture ricettive, è considerata unilateralmente un autogol. La prima presa di posizione da parte del Governo è stata decisa: " La scelta della sua applicazione spetta ai Comuni ", ha fatto osservare il ministro Giulio Tremonti . Si tratta cioè di uno strumento, come fa osservare anche il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla : " La tassa di soggiorno non è un'imposizione, è stata chiesta dall'Anci e sarà responsabilità dei sindaci trasformarla in un'opportunità ". Parte dei proventi, rileva infatti il ministro, " verrà reinvestita nel comparto ". Nell'ultima discussione, Brambilla ha ottenuto l'inserimento di una clausola che prevede che il ricavato andrà anche a beneficio delle strutture ricettive, e non solo per programmi ambientali e culturali, grazie alla redazione di un regolamento che dovrà vincolare i Comuni ad una concertazione.

Proteste Ma non è solo il ricettivo l'ostacolo alla tassa di soggiorno: " Siamo contrari alla tassa, ma anche allo sciopero degli albergatori demagogico, inattuabile e contro i consumatori, che sono i principali danneggiati dalla tassa ", dichiara Carlo Pileri , presidente Adoc . Ugualmente le agenzie del gruppo Agenti di Viaggio per Passione di Facebook scrivono a Guida Viaggi: " Contestiamo la leggerezza con cui in Italia si gestisce il turismo con zero programmazione e si decidono nuove tasse senza tener conto del contingente economico .

Chiediamo - proseguono - che i turisti che pagano la tassa siano esonerati dal pagamento dello Ztl, che i tempi per l'applicazione siano compatibili con le programmazioni turistiche e che il gettito sia investito nel settore e non siano solo strumento per sanare i bilanci comunali ". Ora, però, gli albergatori puntano il dito anche sulla complessiva pressione fiscale. " Troppe tentazioni per i sindaci. L'imposta municipale unica rischia di provocare un aumento esponenziale di quelli che oggi sono i già elevatissimi costi dell'Ici che gravano sulle aziende del settore ", commenta Maria Carmela Colaiacovo , presidente Confindustria Alberghi.

Visualizza l'articolo
{phocadownload view=file|id=539|target=s}