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Rassegna stampa Astoi
Guida Viaggi - Astoi: 'Guardiamo avanti'

Guida Viaggi - Astoi: 'Guardiamo avanti'

28 Giugno 2011

A colloquio con

Per il presidente Roberto Corbella il compito dell'associazione è assistere i soci e riuscire ad individuare in anticipo i pericoli del business

 Aiutare i soci a comprendere in anticipo i problemi socio-politici, lavorare a livello associativo per unire gli sforzi". E' nel connubio formazione-informazione che Roberto Corbella, presidente Astoi, individua le priorità fissate nell'agenda associativa.

Gv: Presidente, Suntur, Teorema, Ventaglio (che nel frattempo aveva già cambiato parrocchia) e ora Sprintours: l'associazione sta perdendo associati e il volume d'affari rappresentato dai soci si assottiglia. Che riflessi ha questa crisi sull'operato associativo?

"La scomparsa di giocatori importanti è un fenomeno che colpisce tutto il settore. I numeri vanno a ridistribuirsi, anche se non è un fatto automatico o totalitario, complice la crisi. La contrazione dei marchi rientra nella logica del mondo in cui viviamo. L'associazione ha un compito di assistenza, deve guardare avanti e individuare per tempo i pericoli. Nella prossima assemblea (nel momento in cui si legge si sarà già svolta, ndr) verrà illustrata l'analisi di un esperto di strategie politiche e di intelligence sui cambiamenti nel mondo".

Gv: Ma chiedevo dei risvolti su Astoi&

"Non è detto che si sia più deboli. Contano i passeggeri che si muovono, la forza lavoro del settore. Si deve anche considerare un altro aspetto relativo alle associazioni: ce ne sono troppe che fanno cose analoghe o simili. Un esempio si è visto per il Codice del turismo. Dobbiamo capire che non si può far prevalere le differenze, ma individuare gli spazi comuni e operare degli avvicinamenti concreti".

Gv: C'è qualcosa che secondo lei l'associazione avrebbe potuto fare per evitare queste débâcle?
"Come associazione sono contento di dire che, nella negatività, il modo in cui è avvenuta la chiusura di Sprintours è stato abbastanza indolore: non sono stati lasciati a terra passeggeri e il titolare ha sempre mostrato verso Astoi un atteggiamento corretto, informandoci sull'evoluzione dei fatti. Aiutare i soci a essere informati per cogliere gli spunti che servono ad affrontare le crisi in modo corretto, con un comportamento adeguato nei confronti dei consumatori, è il nostro compito".

Gv: In Francia di recente c'è stato un incontro interassociativo con il Governo per dirimere la crisi di tesoreria delle aziende ed è stata data disponibilità a trattare caso per caso. In Italia sarebbe fattibile?

"Negli ultimi tempi il rapporto tra associazioni è stato costante. Ci sono stati diversi incontri su temi comuni e nei colloqui al Dipartimento sono state dette le stesse cose. Da qui alla concretezza di avere ascolto è diverso. E' un momento di confusione e l'unica parola d'ordine ricorrente è: "Non ci sono soldi". Anche dal mondo bancario abbiamo ricevuto dichiarazioni di principi, ma i meccanismi di prestito sono rimasti quelli tradizionali".

Gv: Quali sono le priorità che Astoi si è data, alla luce della congiuntura attuale?
"Aiutare i soci a comprendere in tempo i problemi socio-politici ed economici dei vari Paesi e lavorare per unire gli sforzi".

Gv: Mario Draghi ha indicato 5 punti salienti delle imprese italiane: il dimensionamento, la proprietà familiare che dovrebbe aprirsi a manager esterni, l'internazionalizzazione, l'innovazione e il patrimonio da rafforzare. Sono suggerimenti validi anche per le aziende turistiche?
"Draghi ha fotografato l'impresa italiana e anche per quella turistica i parametri sono gli stessi, con gli aspetti negativi e positivi correlati. Vedo comunque una maggiore consapevolezza, anche se tradurre in pratica questi suggerimenti non è banale. La fusione di Naar e Aviomar va in questa direzione ed è sicuramente un fatto positivo".

Gv: Il fatto che il Codice abbia equipara