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GAZZETTA DI PARMA -  L'estate alle porte Conte: «Vacanze in Italia». Gli operatori: «Non basta»

GAZZETTA DI PARMA - L'estate alle porte Conte: «Vacanze in Italia». Gli operatori: «Non basta»

22 Maggio 2020

«Colgo l ' occasione per invitare tutti cittadini a fare le vacanze in Italia, scopriamo le bellezze che ancora non conosciamo. E torniamo a visitare, a godere di quelle che già conosciamo. E ' questo il modo migliore per contribuire al rilancio della nostra economia in questa fase di emergenza». L ' appello accorato del premier Giuseppe Conte scatena l ' applauso dell ' aula della Camera ma, anche se apprezzato, non tranquillizza imprese e associazioni del turismo che sono alle prese con una crisi drammatica (quasi 20 miliardi di euro le perdite secondo le analisi odierne di Coldiretti tra alloggio, ristorazione, trasporto e shopping) e si sentono gli «ignorati speciali» dei vari decreti d ' emergenza. E se da una parte arrivano timidissimi segnali di un nuovo inizio - a Napoli ha riaperto il simbolico caffè Gambrinus, a Pisa la torre pendente ritorna visitabile dal week end, Riccione festeggia le prime prenotazioni post lockdown, la sindaca di Roma Virginia Raggi invita i turisti a Roma - dall ' altra fioccano proteste e «disperazione» come dimostrano gli operatori del turismo (agenzie viaggio, tour operator, aziende dei bus turistici, Ncc, alberghi, b&b, ville, guide turistiche) scesi in piazza nello stesso capoluogo campano. «Apprezziamo l ' appello di Conte sulle vacanze italiane - spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - ma abbiamo bisogno di altri interventi. Oggi è stata abolita la prima rata dell ' I mu e noi vogliamo che sia abolita per tutto l ' anno perchè alberghi chiusi non sono in grado di pagare un ' imposta su un bene strumentale che non hanno potuto usare e non è neanche giusto. Chiediamo anche di beneficiare dell ' eco bonus al 110% che oggi è destinato solo ai privati». Bocca, che sottolinea come davanti alle imprese ci sia una stagione «corta e difficile» e per questo molti non riapriranno a cominciare da diversi alberghi della fascia lusso, chiede al governo di dare messaggi tranquillizzanti e normative comuni: «Inutile dire i dati sono in netto miglioramento ma attenzione che rischiamo di morire tutti, la gente è spaventata. E ' utile anche dividere per regioni, abbiamo regioni senza nessun o pochissimi contagi ed è inutile bloccare tutto anche lì. Poi con i protocolli di sicurezza è successo quello che temevamo, ogni regione ha fatto le sue normative e ne abbiamo 20 diverse». Rincara Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti: «I viaggiatori italiani non basteranno a cancellare la crisi del turismo. Lo stesso Conte ha sottolineato la necessità, e l ' intenzione, di un piano di intervento ad hoc per il settore. Parole che gli imprenditori attendevano da tempo: adesso ci aspettiamo fatti concreti, perché per il turismo, che vale il 13% del nostro Pil, è stato fatto poco». Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria si rammarica che alle imprese non siano state destinate risorse a fondo perduto e si augura che almeno si intervenga sulla fiscalità. Arrabbiati e delusi gli associati di Astoi Confindustria. «Quello che è stato stanziato per il turismo organizzato (25 milioni) - dice il consigliere Pier Ezhaya - è ridicolo rispetto al danno di agenzie viaggio e tour operator che nella più rosea delle previsioni sarà almeno di 8 miliardi di fatturato perso».

Fonte = GAZZETTA DI PARMA 22/05/20