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Corriere della Sera.it - Egitto e Tunisia, ripartono i charter dopo le rivolte prudente ripresa dei viaggi

Corriere della Sera.it - Egitto e Tunisia, ripartono i charter dopo le rivolte prudente ripresa dei viaggi

19 Febbraio 2011

DOPO LA RIVOLUZIONE

L'ambasciatore del Cairo alla Bit: «Turisti al sicuro»
I tour operator italiani denunciano perdite per 5 milioni di euro. Turisanda: dal 5 marzo si vola sul Mar Rosso

MILANO  I tour operator italiani corrono ai ripari dopo la crisi dei viaggi in Nord Africa seguita alle rivolte in Tunisia ed Egitto. E alla Borsa internazionale del turismo inaugurata venerdì a Milano annunciano la ripresa dei viaggi verso i due Paesi. Voli charter sulla pista di decollo già da marzo. Nella speranza che gli eventi non fermino di nuovo i flussi del turismo italiano verso città d'arte, oasi del deserto e Mar Rosso.

«GRAZIE ITALIANI» - Ma tra gli stand della Borsa Internazionale del Turismo si avverte un'aria strana. L eco degli scontri in Libia, ma soprattutto i fatti dell Egitto e della Tunisia, con derivazioni anche nel «tranquillo» Bahrain, si fa sentire, eccome. Le due rivoluzioni, nell ultimo mese e mezzo, hanno sconvolto anche il turismo di questi paesi. «Ringraziamo gli italiani, che ci sono stati molto vicini in questi giorni, nessun turista è stato coinvolto negli scontri e la vita sta tranquillamente riprendendo la sua normalità», assicura Ashraf Rashes, ambasciatore egiziano in Italia. Lo circondano i principali operatori turistici. «Persino i danni al Museo Egizio del Cairo, contrariamente a quanto appreso dai telegiornali, sarebbero meno preoccupanti».

GULF AIR E ASTOI - Non accennano agli scontri di queste ore. Anzi, sembra che tutto proceda al meglio in Bahrain. Tanto da annunciare - dal 27 marzo - quattro voli diretti alla settimana da Milano Malpensa al Golfo Persico. Nessun cenno al Gp di Formula Uno, in programma il 13 marzo. E basta. «Non mi fate domande sulla situazione politica del Bahrain», avverte subito, a fine conferenza stampa, Rudiger Konig, direttore commerciale di Gulf Air.
Diversa la situazione tra i rappresentanti dei tour operator. «E inutile nascondersi. I danni ci sono stati e ammontano a qualcosa come 5 milioni persi, per i voli partiti vuoti verso l Egitto e la Tunisia»: non ha dubbi Roberto Corbella, presidente di Astoi, l associazione a cui fanno capo i tour operator italiani. «Ma la ripartenza, per gradi, c è già, e non è il caso di perdere tempo, dal momento che almeno un milione di italiani scelgono l Egitto come meta per le vacanze, e 360 mila i turisti in Tunisia». Corbella chiude con una promessa: «Sarò al Cairo la prossima settimana per incontrare il ministro della Cultura; ecco, come simbolo della ripresa, non mi dispiacerebbe farmi una fotografia insieme a lui davanti alla maschera di Tutankhamon, esposta al Museo egizio».

VISITA A PIAZZA TAHRIR - La annunciata ripresa dei collegamenti ha pure una data: il prossimo 27 febbraio il primo charter per l Egitto turistico riprenderà a volare da Milano. Ma si sa, l unico modo per vedere cosa veramente sia accaduto al Cairo, nella piazza principale della città, Tahrir, il simbolo della rivoluzione - dove venerdì 18 si sono riuniti gli abitanti per ricordare il Giorno della vittoria, una settimana dalla caduta del presidente Mubarack  è andarci. Proprio per questo, l Ente del turismo egiziano invita gli organi di stampa a visitare il simbolo della rinascita egiziana. Dietro l ambasciatore si fanno comunque un po di calcoli su quanto sia costata la «sospensione» della vendita pacchetto Egitto.

VILLAGGI E RESORT VUOTI - «Le prenotazioni su febbraio sono state inesistenti, i villaggi sono ancora vuoti e, in alcuni resort, nella parte intorno a Berenice, per evitare problemi di approvvigionamento, siamo stati costretti a richiamare in anticipo alcuni nostri ospiti», dice Barbara Paginoni, della Turisanda. Che, a due passi dall ambasciatore, a bassa voce, ammette un danno del 20% sul turismo per il 2011, «ma il 5 marzo noi ripartiamo per Marsa Alam, sul Mar Rosso».

ETICA E STRATEGIE - Dalla