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Corriere della Sera Viaggi - Relax? No, impegni Ma la luna conserva il suo sapore di miele

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21 Febbraio 2011

Viaggi di Nozze

Il mercato della «vacanza più bella della vita» mette da parte l'intimità per mete avventurose. Questo tipo di comparto rappresenta il 25 per cento del giro d'affari del turismo organizzato

Il viaggio di nozze.

È ancora la vacanza più importante della vita? «Resta sempre una delle più belle, ma ha perso quella magia di rito che aveva in passato - racconta il sociologo Domenico De Masi -. Oggi gli sposi prima del matrimonio hanno già fatto diversi viaggi insieme, anche lunghi e all'estero. Un tempo la luna di miele era "sacra", era una brusca interruzione dell'intimità e della prepotente presenza dei parenti. Ecco perché era considerata "la vacanza": si respirava libertà per la prima volta». Dove si andava? «Venezia era una tappa obbligatoria. Poi Firenze e Roma». Ora i promessi sposi vanno lontano e spesso partono dopo alcuni mesi dalle nozze per conciliarlo con il lavoro o con le ferie, «la precarietà mette a rischio già i matrimoni, figuriamoci i viaggi di nozze».

Con il 25 per cento del giro d'affari generato dal turismo organizzato, la luna di miele, secondo l'Astoi (l'associazione dei tour operator italiani), «rappresenta un segmento sempre in crescita che risente meno di altri delle modifiche subite dal mercato». Gli Stati Uniti, la Polinesia, la Thailandia guidano la classifica delle mete «honeymoon», seguono i Caraibi, le Maldive e le Seychelles. Ma c'è anche la tendenza delle coppie a scegliere destinazioni «nuove» come Vietnam, Cambogia, Giappone o Dubai. E sono sempre più richiesti dei tour culturali da abbinare, o meno, alla tradizionale tappa balneare «stanziale». Messe un po' da parte le mete dell'intimità, la tendenza è quella di scegliere in base alla curiosità per andare alla scoperta dei luoghi.

«Perché due ragazzi che si sposano hanno voglia di nuove esperienze - pensa De Masi -. Ora sì che ci si diverte. In passato i viaggi di nozze erano terribili: due persone che non si conoscevano dovevano stare improvvisamente soli e insieme. Era una tragedia». A chi «spetta» decidere la destinazione? «Naturalmente alle donne. Prima era compito del maschio».

Nessuna destinazione è immune dai viaggi di nozze: «La tendenza è quella di proporre un'honeymoon cucita adosso ai clienti», spiega Alessandro Biasi, direttore marketing di Hotelplan, di cui le lune di miele rappresentano il 30% del traffico viaggi. E così, si preparano le valigie per andare alla scoperta del sud dell'Africa, «Zimbabwe, Botswana, Sudafrica e Namibia per visitare le cascate Vittoria, vedere i gorilla e partecipare ai fotosafari nei parchi dei diversi Paesi in cerca dei big five». Oltre alle mete di mare tradizionali «proponiamo l'Alaska, la Bassa California e il tour del grande centro dell'Australia - continua Biasi -. E una chicca: sposarsi all'estero. In alcune località come la Cambogia, l'Indonesia, le Hawaii e il Kenia abbiamo delle strutture molto raffinate e particolarmente romantiche che si prestano perfettamente per l'organizzazione della cerimonia vera o per quella bis, con giudice di pace, servizio fotografico, fiori e rinfresco».

Per gli sposini che cercano una luna di miele più in movimento, Alpitour propone «Indocina mon amour» ( www.viaggidea.it), un tour di 17 giorni e 14 notti con guida in italiano. Si parte alla scoperta alla scoperta di alcuni degli angoli più affascinanti del sud est asiatico, un percorso che permetterà di viaggiare attraverso tre Paesi ricchi di storia e fascino quali Laos, Vietnam e Cambogia. E una proposta tutta dedicata al Mondo Maya, in Messico (www.francorosso.it). Da Chichen Itza, con la piramide di Kukulkan al sito archeologico di Uxmal. Si passa poi per Campeche, da cui partivano i carichi di oro e argento per la Spagna, per Palenque, nascosta nella giungla, Agua Azul e le sue cascate blu-turchese, per San Cristóbal de las Casas, costrui