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CORRIERE DELLA SERA - Ripartiamo dall’Italia: con il Manifesto per il Turismo italiano il settore chiede aiuti immediati

CORRIERE DELLA SERA - Ripartiamo dall’Italia: con il Manifesto per il Turismo italiano il settore chiede aiuti immediati

09 Aprile 2020

Ripartiamo dall’Italia è il grido d’allarme del settore turistico. Ed è anche il titolo del Manifesto per il Turismo Italiano, un’iniziativa di ASTOI Confindustria Viaggi (che rappresenta il 90% dei tour operator, FTO(distribuzione turistica e agenzie indipendenti) e importanti operatori del comparto come Alpitour World, Gruppo Gattinoni, Robintur Travel Group, Bluserena, Giver Viaggi e Crociere, Viaggi del Mappamondo, Uvet, Vera Tour che per la prima volta si sono uniti insieme per richiedere aiuti al Governo per poter salvare questo importante motore dell’economia.

Prenotazioni cancellate da marzo a settembre, speranza minima di ripartire a ottobre/novembre

Il turismo italiano rappresenta infatti il 13% del Pil nazionale ed equivale a 232,2 miliardi di Euro ed è sicuramento tra i settori più colpiti dalla crisi generata dall’emergenza Coronavirus. “Le prenotazioni sono state cancellate da marzo a settembre, forse ci sarà un minimo di speranza di ripartire a ottobre/novembre, ma quest’anno per noi è ormai praticamente perso, abbiamo bisogno di aiuti straordinari perché altrimenti molte agenzie sono destinate a chiudere entro l’anno. Perché altri settori potranno ripartire anche se con fatica, ma chi è che adesso si sente di partire, di prenotare una vacanza se non è sicuro al 100%?” spiega Franco Gattinoni, vicepresidente FTO, Federazione turismo organizzato e presidente del Gruppo Gattinoni, che ha affiliate 1500 agenzie viaggi, organizza eventi e viaggi di lavoro

Buoni vacanza, un fondo straordinario di sostegno e cassa in deroga: le richieste del settore

“Abbiamo deciso di unirci per salvare almeno i viaggi in Italia, visto che dall’Estero c’è ancora maggiore incertezza. In Italia oltre ai grandi gruppi ci sono oltre 12mila piccole e medie realtà che occupano 80mila persone che rischiano di perdere il posto di lavoro” prosegue l’imprenditore. Ma quali sono le richieste concrete del Manifesto? “I firmatari del Manifesto per il Turismo Italiano richiedono con urgenza al Governo l’adozione di alcune azioni forti per la sopravvivenza delle imprese e di tutti i lavoratori come: la costituzione di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore, il prolungamento della cassa in deroga e la creazione di Buoni Vacanza da utilizzare appena si potrà ricominciare a viaggiare” conclude. L’adesione al Manifesto è aperta a tutte le sigle del settore e ai consumatori, che potranno aderire alla piattaforma su change.org (link http://chng.it/Zkr2zpjRXc) e essere aggiornati sulle azioni in corso sul sito www.ripartiamodallitalia.it

Fonte = CORRIERE DELLA SERA 09/04/20