
Corriere della Sera Ed. nazionale - Il crac che lascia i turisti a casa
MILANO - I viaggiatori corrono ai ripari. Le associazioni dei consumatori cominciano a ricevere le denunce dei turisti che hanno acquistato pacchetti con i Viaggi del Ventaglio, il tour operator dichiarato fallito dal Tribunale di Milano lo scorso giovedì. Su Facebook volano parole grosse. Nella pagina «Soci vacanze nel mondo» Francesco Puccetti estremizza: «E ora la galera». Federconsumatori invita a un atteggiamento freddo e propone i passi da fare a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno per cercare di attutire i danni.
Per la verità su Internet, nella home page dei Viaggi del Ventaglio, è ancora possibile fare prenotazioni. Ne abbiamo fatte tre: una per Capo Verde, dal 15 al 22 settembre, e altre due per la Grecia, nella settimana di Ferragosto. Si ottiene una ricevuta che rimanda a un'agenzia di Genova. «Spero che i curatori fallimentari siano stati autorizzati all'esercizio provvisorio. Altrimenti siamo di fronte a un'ipotesi di reato, la truffa, perché se una società è fallita non può vendere prodotti che non possono essere esauditi», spiega Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori.
Sui numeri dei cittadini coinvolti nelle disavventure dei Viaggi del Ventaglio non è troppo pessimista Roberto Corbella, presidente dell'Astoi, l'associazione dei Tour Operator. Dice: «La situazione era abbastanza prevedibile, il loro prodotto non era più affidabile da molto tempo, più di un anno. Non credo che siano riusciti a vendere molti pacchetti. Di sicuro le agenzie viaggi non lo facevano, o sempre meno. Certo, se tutti gli operatori del settore fossero obbligati, come in Inghilterra con l'Atol, a pagare un fondo in caso di fallimento, non ci troveremmo in situazioni come questa». In Italia l'unico fondo di cui si sappia è quello di Garanzia dei Turisti. «Tuttavia bisogna vedere se in questo momento è capiente oppure no. Noi solo lo scorso anno abbiamo ricevuto 40 mila segnalazioni di viaggiatori insoddisfatti. Ventaglio è uno dei marchi sui quali avevamo registrato maggior numero di proteste. A chi ha crediti aperti, che cioè aveva anticipato costi per vacanze non effettuate, consigliamo di fare domanda per l'insinuazione al passivo dei soldi versati e non ottenuti. Però non bisogna farsi illusioni. Il buco in questione è di 200 milioni di euro».
Su Facebook gli utenti sono sconcertati. Anna Lopane osserva: «Hanno davvero un bel coraggio, sul sito sembra che vada tutto ok! Ladri!!!!». Giuliano Ovena non trattiene lo sdegno verso Bruno Colombo, fondatore del Gruppo, e suo figlio Stefano: «Spero cha vada a rotoli anche lo Stefano Colombo e IGV che lo ha assunto (I Grandi Viaggi, ndr)». Lorenzo Petrolini pone una questione tecnica: «Tutti coloro che dovevano essere rappresentati e tutelati dalle varie Associazioni (non gratuite) durante il concordato, verranno risarciti dalle stesse?».