
Corriere Adriatico Ed.Nazionale - Natale e Capodanno senza boom di partenze
Le difficoltà economiche costringono 20 milioni di italiani a passare le festività a casa
Qualche luce e molte ombre: può essere sintetizzato così il bilancio turistico delle festività natalizie, sulle qualipiù di un operatore era disposto a puntare per poter imprimere un punto di svolta capace di portare fuori dalle secche l'intero settore. E invece no: le previsioni di pochi giorni fa stilate da Federalberghi che anticipavanoun calo del 3,5% del giro d'affari rispetto al 2009 e una flessione del 5% dei flussi, sono state purtroppo tutte confermate. Una doccia fredda che fa pendant con le stime dell'Astoi, l'Associazione di Confindustria dei tour operator che prevede, in attesa del consuntivo che sarà pronto solo tra qualche giorno, una frenata del 5% subase annua del giro d'affari.Ma al di là dei numeri, spiegano bene le difficoltà economiche quei 20 milioni di connazionali che quest'annohanno deciso per evidenti problemi di portafogli di trascorrere le festività tra le quattro mura di casa: un 12%in più rispetto al 2009, sottolineano gli studi di Federalberghi e Confturismo. Ma il segno meno caratterizza anche la percentuale di chi invece ha deciso di partire, in tutto 9,4 milioni di nostri connazionali, un calo del 5% rispetto a un anno fa.Deluso anche Roberto Corbella dell'Astoi, uno degli osservatori privilegiati per i mercati internazionali: molto probabilmente, ha anticipato ieri, il flusso delle partenze tra Natale e Capodanno evidenzierà un calo del 5%rispetto al 2009. "Ciò significa - ha osservato - che la crisi si fa ancora sentire sebbene sia cominciata nel2008".
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