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Corriere Adriatico Ed. nazionale -  Vietnam, affonda barca con turisti si salvano due giovani italiani

Corriere Adriatico Ed. nazionale - Vietnam, affonda barca con turisti si salvano due giovani italiani

19 Febbraio 2011
Sono morte 12 persone, per lo più stranieri e una guida

Stanno bene, ma se la sono vista brutta i due italiani che l'altra notte erano a bordo di un battello turistico affondato nella baia di Ha Long, in Vietnam. Nel naufragio sono morte 12 persone, per lo più stranieri e una guida vietnamita. "La barca si è inclinata sul fianco destro fino ad affondare, è stato un attimo", hanno raccontato all'Ansa Stefano Sacconi, romano di 32 anni, e Stefano Corda cagliaritano di 35 anni, residente a Parigi. I due sono già stati raggiunti da un funzionario dell'ambasciata italiana a Hanoi, inviato sul posto appena giunta la notizia di un possibile coinvolgimento di italiani nell'incidente. La barca, di nome Truong Hai, aveva lasciato Bai Chay Port l'altro pomeriggio con a bordo almeno 21 persone tra turisti e membri dell'equipaggio, per una delle consuete crociere nella splendida baia a circa 200 km a nordest di Hanoi. L'imbarcazione è poi affondata all'alba al largo di Ti Top Island dopo il cedimento della sentina, secondo le prime ricostruzioni delle autorità locali. "Già dalla sera precedente lo scafo procedeva leggermente inclinato", ha detto Sacconi, fino ad inclinarsi sempre di più e ad affondare attorno alle 5 di mattina, quando "la temperatura esterna non superava i 10 gradi".
I due italiani "sono stati molto fortunati", ha detto all'Ansa l'ambasciatore italiano Lorenzo Angeloni. Al momento dell'incidente infatti "erano già svegli, si sono buttati in acqua e si sono salvati nuotando - ha spiegato -. Chi dormiva nelle cuccette di sotto, invece, probabilmente non ce l'ha fatta". Sacconi e Corda hanno raccontato di aver nuotato al freddo per un quarto d'ora fino a raggiungere uno dei battelli ormeggiati nella baia. "Nel naufragio hanno perso i loro effetti personali, per questo stasera saranno ospiti in ambasciata" a Hanoi, ha aggiunto l'ambasciatore. "Ma l'importante è essersi salvati", hanno detto i due sopravvissuti.
Dalle acque della baia, sono stati recuperati i corpi senza vita di undici stranieri (di nazionalità britannica, russa, americana, giapponese, francese, svedese, svizzera) e quello della loro guida vietnamita, secondo quanto riportato dal sito di Vietnam News. Le vittime sono state trasferite al Bai Chay Hospital per l'identificazione, mentre i sopravvissuti - ha riferito all'Ansa il dottor Bui Minh Chinh - sono stati dimessi dopo poche ore. Tra questi anche i due italiani che, ha fatto sapere la Farnesina, "si sono dichiarati in buono stato di salute". Ma il pensiero corre ai loro compagni di viaggio che non ce l'hanno fatta: "Sono ragazzi che avevamo conosciuto la sera prima a cena - hanno detto -. Poi ci è toccato riconoscere i loro corpi in ospedale".

La baia di Ha Long, circa 170 km a nordest di Hanoi, è una delle maggiori attrazioni turistiche del Vietnam. "E' una località splendida, una tappa obbligata per chi va in Vietnam. Ma c'è da dire che il Paese ha un interesse "elitario", ci va chi ha già visitato il resto del mondo. Chi va in Vietnam fa un'escursione in questa baia": a dirlo è il presidente dell'Astoi, l'Associazione che riunisce i maggiori tour operator associati da Confindustria, Roberto Corbella. "Ancora non so - aggiunge - se il battello affondato faceva capo ad un operatore italiano o no".

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