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Turismo & Attualità - Bocca e Corbella, appello al Governo

Turismo & Attualità - Bocca e Corbella, appello al Governo

31 Gennaio 2012

Cuneo fiscale, tassa di soggiorno, Enit: queste le spine da risolvere per rilanciare la sfida dell'Italia nel >mercato turistico internazionale. Intanto Corbella chiede al Governo di eliminare gli sprechi

Un appello al Governo per la crescita e lo sviluppo, risolvere 1 enigma Enit e chiarire gli 'indirizzi' della tassa di soggiorno. E' un Bernabò Bocca carico e con le idee chiare quello che ha lanciato un messaggio diretto alle istituzioni, chiedendo alla politica di muoversi in maniera diretta per salvare il futuro del settore turistico: "Bisogna intervenire subito sul cuneo fiscale - ha dichiarato il presidente - che continua a creare un dislivello troppo marcato sui costi delle imprese e sul guadagno dei singoli dipendenti. Il turismo è uno dei pochi settori in grado di aiutare l'Italia a competere e ad uscire dalla crisi, ma occorre risolvere la questione del credit crunch, perché la mancanza di liquidità e lo scarso sostegno delle banche non permettono alle aziende di compiere quelle opere necessarie di ristrutturazione degli alberghi".

L'Italia non può perdere ulteriori colpi e deve rilanciare la propria immagine nello scacchiere turistico, ma per farlo occorre districare in maniera definitiva la matassa legata all'empasse dell'Enit: "Trovo incredibile - ha proseguito Bocca che in cinque mesi il Cda non si sia potuto insediare, questo immobilismo crea dei forti disagi all'intero sistema e bisogna decidere una volta per tutte in che modo procedere alla promozione all'estero del nostro paese. Credo che l'idea, ventilata da tempo, di creare delle Case Italia, dove far confluire Enit ed Ice, possa essere la strada giusta per realizzare un progetto promozionale con costi dimezzati". Ultimo punto in agenda la tassa di soggiorno, "il cui importo non ha eguali nel mondo" e per la quale, il presidente ha chiesto "una soluzione veloce legata ai regolamenti emanati dal governo Berlusconi ma ancora in attesa dell'approvazione della Conferenza Stato-Regioni". Un balzello ancora tutto da verificare: "Ad oggi sono 40 i Comuni che hanno applicato la tassa ma nessuno ha ancora capito a che scopo vada utilizzata, come dimostrano le destinazioni d'uso fuori tema annunciate da alcuni enti comunali".

E all'appello di Bocca ha fatto seguito quello di Roberto Corbella, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, che parlando del caso Valtur ha dichiarato: "Qualora i commissari non troveranno un vero acquirente, si astengano dall'inventare soluzioni nelle quali lo Stato, direttamente o indirettamente, si assume rischi d'impresa e si mette a fare l'operatore turistico. Dall'attuale Governo ci è stata promessa una "fase due" che eliminerà gli sprechi e che condurrà il nostro Paese ad uno stato di maggiore equità. Il caso Valtur potrebbe essere un buon inizio per dimostrare che le cose stanno cambiando veramente". - (di Giuseppe Focone)

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