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Rassegna stampa Astoi
Avvenire - Ed. nazionale - In classe a ottobre, le Regioni si dividono

Avvenire - Ed. nazionale - In classe a ottobre, le Regioni si dividono

27 Maggio 2010

Contrario il governatore del Piemonte Cota: decidiamo noi. Si dall'assessore regionale al Turismo della Sicilia,Strano

MILANO. Non si placa il confronto sull'ipotesi di un ritorno in classe per tutti a ottobre. Un'ipotesi che divide trasversalmente tutti i fronti.A iniziare da coloro che il calendario scolastico devono fissarlo. «Sono molto geloso delle competenze delle Regione, sono loro che decidono su questa materia, non il governo» ribadisce con forza il governatore leghista del Piemonte, Roberto Cota, mentre dall'altro capo dell'Italia, l'assessore regionale alTurismo,Sport e Spettacolo della Regione Sicilia, Nino Strano, esprime «pieno sostegno alla proposta di un'apertura spostata a ottobre».

Da parte sua il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini torna sull'argomento in un'intervista televisiva sostenendo che «è giusto che il Parlamento discuta su una riformulazione del calendario scolastico» proprio tenendo conto che «settembre è ancora un mese in cui il tempo è buono e il nostro Paese è meta di turismo». Replica alle critiche anche l'estensore della proposta di legge presentata al Senato, ma non ancora calendarizzata in commissione, Rosario Giorgio Costa, esponente del Pdl: «Non è né una proposta superficiale, né contro la scuola - spiega - : è una proposta che si pone l'obiettivo di tutelare il settore turistico del Mezzogiorno, senza ridurre le ore di studio che potrebbero benissimo essere recuperate nel mese di giugno».

Una tesi sposata da Telefono Blu, associazione che tutela i turisti consumatori, e dai tour operator di FederturismoConfindustria (Astoi), entrambi favorevoli a uno slittamento a ottobre, con il varo, suggerisce il presidente dell'Astoi, Roberto Corbella, «di calendari diversi a seconda delle Regioni». «Mi pare una grande baggianata» taglia corto il presidente dell'Università degli Studi di Trento e del gruppo Ferrovie dello Stato, fnnocenzo Cipolletta: «Non so quale vantaggio economico ne possa trarre il turismo con questo slittamento, ma si apre sicuramente uno svantaggio per i giovani». E dal fronte delle opposizioni viene ribadita con forza la richiesta al ministro perché riferisca al Parlamento, affrontando «i veri temi come i tagli al bilancio e al tempo pieno». Di Enrico Lenzi

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