Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
Agenzia di Viaggi - E la chiamano estate

Agenzia di Viaggi - E la chiamano estate

19 Gennaio 2010
Dopo un giorno di attesa al Marco Polo di Venezia, Royal Air Maroc ha riprotetto 180 passeggeri marocchini che avrebbero voluto andare a Casablanca con un volo dell'insolvente myair.com, atterrata dall'Enac. I disagi proseguiranno finché tutti i passeggeri prenotati, con biglietti già pagati, non troveranno riprotezione, ricomprando i loro posti su altri voli.

Protesta ASTOI, l'associazione dei tour operator di Federturismo Confindustria, ricordando in una nota la proposta avanzata dalle associazioni di categoria nel 2008  quando il decreto Alitalia aumentava i diritti di imbarco di 2 euro  di stralciare 50 centesimi per passeggero da destinare a un fondo di garanzia a copertura di fallimento o insolvenza di uno o più componenti la filiera, per il rientro dei passeggeri e il rimborso dei servizi pagati e inesigibili. Il fondo avrebbe coperto anche il rimpatrio di viaggiatori italiani da mete improvvisamente colpite da 'sconsiglio' della Farnesina. ASTOI ricorda che malgrado il favore di due ministri e la collaborazione offerta da Commissione Trasporti della Camera e Osservatorio Parlamentare «l emendamento presentato a firma del governo è stato poi inspiegabilmente ritirato». E si rammarica il presidente Roberto Corbella: «Oggi avremmo uno strumento in linea con i Paesi più avanzati e potremmo trasmettere ai consumatori la serenità al momento dell acquisto, fondamentale per sostenere tutto il comparto». Infine l'invito al governo ad «affrontare immediatamente questo tema, prima che altri e magari più pesanti disagi si manifestino».

Brambilla promette una commissione di sorveglianza
Invece il governo, anche in fatto di turismo, in questo momento ha altro da fare: a chi si sarebbe aspettato un qualche appello/richiamo all'ordine alle categorie incriminate, il ministro Brambilla risponde utilizzando l'Ansa per una lettera aperta di scuse ai visitatori 'del Giappone e di tutto il mondo', che ultimamente da noi hanno patito truffe e disservizi nei ristoranti, nei bar e sui taxi. Il ministro si impegna a ospitare a Roma i truffati, a spese del ministero, per  verificare il nostro massimo livello di ospitalità e di migliore offerta per il turista . Poi rassicura tutti ricordando che finalmente abbiamo di nuovo il ministero del turismo, il quale prepara una nuova commissione di vigilanza "per salvaguardare le necessità degli amici visitatori per quanto riguarda i prezzi e i servizi a loro riservati , rispondendo anche alle denunce di 'non conformità'. Rimestando la brutta vicenda, che ha avuto come noto un certo rilievo sulla stampa giapponese, il ministro tenta di salvare una brutta stagione, dopo che il mercato giapponese, in calo da due anni, è sceso a circa 1,3 milioni di arrivi nel 2008 (erano 2,5 milioni nel 2005).

Ci rassicura invece Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che ha subito parlato di 'presunto abbandono' dei turisti giapponesi, definendo la questione 'una tempesta in un bicchier d'acqua', e sfidando chiunque a dimostrare che l'Italia non rimanga una delle mete più ambite, non solo dai giapponesi. La colpa sarebbe solo della crisi, e Bocca ha ripetuto che mai come ora l'Italia è competitiva, con prezzi in calo negli alberghi del 2% nei primi sei mesi del 2009, mentre anche i ristoratori hanno contenuto i loro prezzi.